Sud Sudan si intensificano gli scontri a Malakal

I continui scontri nell’ovest dell’Upper Nile e nel nord di Jonglei, nel Sud Sudan, hanno causato un aumento dell’afflusso di persone ferite presso l’ospedale di Malakal. Medici Senza Frontiere ha supportato la struttura del Ministero della Salute nel fornire assistenza medica d’urgenza e cure a 24 persone, incluse 7 donne e un bambino.

“La nostra maggiore preoccupazione è che le persone che necessitano soccorso medico lo possano ottenere”, dichiara il capo missione Voitek Asztabski. “Le nostre équipe lavorano incessantemente per curare chi arriva all’ospedale di Malakal. Ciononostante, è cruciale che tutti coloro che sono coinvolti nelle ostilità assicurino alla popolazione di accedere liberamente alle strutture mediche”.

Durante un’interruzione degli scontri scoppiati la mattina del 12 marzo e proseguiti nei giorni successivi, una équipe chirurgica di MSF è riuscita a raggiungere l’ospedale. Insieme al Ministero della Salute, il personale ha fornito assistenza medica d’urgenza focalizzandosi sulla stabilizzazione dei pazienti e sulla immediata assistenza chirurgica, effettuando 18 interventi a persone che presentavano ferite da arma da fuoco.

“Questi scontri sembrano in via di attenuazione, ma MSF continuerà a fornire supporto chirurgico all’ospedale di Malakal finché ce ne sarà bisogno”, conclude Asztabski.

 

Nel 2010, MSF ha supportato il reparto per la cura del kala azar dell’ospedale Teaching di Malakal e istituito 5 cliniche satelliti per il kala azar a Rom, Adong, Khorfulus, Atar e Pagil, in risposta ad una rilevante esplosione della malattia. In tutti i progetti in Sud Sudan MSF nel 2010 ha curato 2.766 pazienti affetti da kala azar.

Condividi con un amico