Sudan meridionale.

 

 

Ad un anno dalla pace firmata tra il governo del Sudan e i ribelli del sud (SPLA) il 9 gennaio del 2005 dopo oltre 20 anni di guerra civile, nel Sud Sudan circa 6 milioni di persone continuano a dipendere dall’assistenza alimentare, mentre le malattie sono in aumento. Le prime cause di malattia e morte sono malattie endemiche curabili come la malaria, la tubercolosi (TB), il kala azar e la malattia del sonno. Nonostante l’iniziativa di pace, è possibile che in Sudan l’aiuto umanitario continui a essere necessario per le continue emergenze mediche (per malattia e denutrizione), i combattimenti sporadici e un ritorno in massa dei rifugiati in aree con scarso accesso alle cure. Ci si aspetta che per la metà del 2006 quasi un milione di sfollati e oltre 50.000 rifugiati ritornino nel Sud Sudan. Le conseguenze per le già scarse risorse del Paese, soprattutto alimentari, potrebbero essere serie. Il tutto mentre la situazione in un’altra parte del Sudan, il Darfur, le popolazioni sfollate continuano a vivere in una condizione di estrema precarietà, sottoposte a violenze e tensioni permanenti.
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