TB multiresistente: la risposta di MSF alle nuove raccomandazioni dell OMS
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena raccomandato che i paesi adottino regimi di trattamento più brevi per alcuni individui affetti da tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB), compresi i soggetti con co-infezione da HIV, i bambini e i pazienti con tubercolosi multiresistente (MDR-TB), che non siano stati trattati prima o che non presentino una resistenza nota a qualsiasi farmaco del regime terapeutico in uso. Questa raccomandazione è la diretta conseguenza dei risultati emersi da diversi studi osservazionali di coorte che utilizzano il regime abbreviato. 
 
Gli attuali trattamenti per DR-TB solitamente durano 24 mesi e provocano importanti effetti collaterali; i regimi abbreviati, che durano appena 9 mesi, riducono i rischi per la vita dei pazienti, sono più facili da tollerare e da rispettare. Nell’ambito di studi clinici osservazionali, MSF ha iniziato l'attuazione del ciclo di trattamento abbreviato per DR-TB in Uzbekistan nel 2013 prima di espandere l'uso del regime nello Swaziland. 
 
L'OMS raccomanda inoltre che i soggetti con TB rifampicina-resistente confermata o TB multiresistente siano testati per tubercolosi estensivamente resistente ai farmaci (XDR) e pre-XDR, utilizzando test molecolari rapidi come esame iniziale, in modo da poter essere sottoposti al trattamento appropriato per loro il più presto possibile. 
 
“La prospettiva di effettuare due anni di trattamento per la TB porta spesso i genitori a impedire la terapia ai propri figli, gli adolescenti ad abbandonare le proprie ambizioni, gli adulti a decidere tra provvedere alla propria famiglia o cercare di recuperare la propria salute e gli anziani a desiderare la morte. La paura di una sofferenza incessante a causa degli effetti collaterali è spesso superiore a qualsiasi speranza di guarigione o di ritorno a una vita normale. Ma quando dico ai pazienti che si tratta solo di nove mesi di trattamento, rispondono positivamente e con rinnovata fiducia si preparano a ricevere la terapia”. Dott. David Lister, specialista di TB per MSF in Uzbekistan e coordinatore dello studio sul regime di ciclo breve di nove mesi
 
“La raccomandazione dell'OMS di adottare regimi di trattamento più brevi per alcuni soggetti affetti da tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB) è un passo positivo e i paesi non dovrebbero perdere tempo a mettere in pratica queste raccomandazioni, ove sia fattibile e opportuno. Sebbene questo trattamento non sia adatto per tutti i pazienti, MSF ha osservato risultati positivi nell'uso di un regime di nove mesi in Swaziland e Uzbekistan. I regimi più brevi sono più facili da tollerare per i pazienti, più efficaci per alcuni soggetti con DR-TB e i costi significativamente più bassi potrebbero consentire di estendere i programmi sulla tubercolosi per trattare molte più persone.
 
In ultima analisi, non possiamo perdere di vista il disperato bisogno di regimi di trattamento completamente nuovi che funzionino per tutte le persone affette da TB resistente ai farmaci e che eliminino completamente i vecchi farmaci tossici ancora utilizzati in questi regimi, anche se più brevi, in particolare le dolorose iniezioni quotidiane che i pazienti devono sopportare.
 
Inoltre, accogliamo con favore la raccomandazione dell'OMS di diagnosticare pre-XDR o XDR-TB utilizzando i più recenti test molecolari rapidi in grado di rilevare la resistenza ai farmaci chiave di seconda linea; tutto questo è fondamentale per garantire una rapida identificazione dei soggetti che possono beneficiare di un regime di trattamento più breve e somministrare la terapia giusta per loro. 
 
I test appena raccomandati sono adatti solo per l'uso in laboratori centrali o a livello regionale, pertanto nel lungo termine, al fine di diagnosticare il maggior numero di persone e trattarle in maniera adeguata, abbiamo bisogno di test diagnostici molecolari rapidi in grado di rilevare la resistenza ai farmaci e che possano essere utilizzati in ambienti più periferici. 
 
Queste raccomandazioni precedono le nuove linee guida previste dell'OMS per la gestione della MDR-TB, ma i paesi possono già iniziare ad aggiornare le proprie linee guida di trattamento nazionali, in modo che le persone possano usufruire dei più recenti progressi nella cura della MDR-TB”. 
Dott. Philipp du Cros, responsabile della Manson Unit di MSF e specialista in malattie infettive
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