TB multiresistente: OMS aggiorna linee guida dopo studio clinico di MSF su trattamento più breve ed efficace

TB multiresistente: OMS aggiorna linee guida dopo studio clinico di MSF su trattamento più breve ed efficace

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato l’aggiornamento delle linee guida mondiali sul trattamento per la tubercolosi multiresistente ai farmaci (MDR-TB) in seguito alla pubblicazione dei risultati di un nostro studio clinico su un trattamento più sicuro e più efficace.

Rispetto ai lunghi regimi che i pazienti faticano a completare, d’ora in poi l’OMS raccomanderà per i pazienti affetti da MDR-TB una nuova cura di sei mesi (BPaLM) con bedaquilina, pretomanid, linezolid (600mg) e moxifloxacina. Ad essere raccomandato sarà inoltre il regime combinato di tre farmaci BPaL (bedaquilina + pretomanid + linezolid ad alte dosi) per i pazienti con una maggiore resistenza ai farmaci, visti i successi riscontrati nello studio.

Lanciato nel 2017, il TB-Practecal è il primo studio clinico internazionale, controllato e randomizzato che abbia valutato la sicurezza e l’efficacia di una terapia di sei mesi per via orale per la MDR-TB. La sperimentazione ha arruolato 552 pazienti in sette siti diversi in Bielorussia, Sudafrica e Uzbekistan. Lo studio clinico di fase II/III ha rilevato che il nuovo e più breve regime di trattamento BPaLM è molto efficace contro la TB resistente alla rifampicina. L’89% dei pazienti del gruppo BPaLM ha reagito positivamente alle cure rispetto al 52% del gruppo di cura standard.

Un trattamento più breve significa moltissimo perché quando sei in cura è come se parte della tua vita rimanesse in sospeso. Prima che questo studio mi desse speranza, non avrei mai potuto immaginare di guarire dalla MDR-TB”. Awande Ndlovu Paziente coinvolta nella sperimentazione in Sudafrica presso la THINK Hillcrest Clinical Trial Unit

Sebbene questo nuovo regime offra una nuova speranza alle 500.000 persone che si ammalano ogni anno di MDR-TB, attualmente il prezzo più basso per un trattamento completo di 6 mesi di BPaLM è di 800 dollari, un prezzo ancora troppo alto che potrebbe rallentare l’adozione della cura BPaLM nei paesi con alta prevalenza di tubercolosi.

Il pretomanid, sviluppato dalla TB Alliance insieme a Viatris (in precedenza Mylan) grazie al supporto di finanziamenti pubblici, ha un prezzo di 336 dollari per sei mesi di trattamento. Inoltre, uno degli altri nuovi farmaci per la TB, la bedaquilina, prodotta da Johnson & Johnson, ha un prezzo di 270 dollari per lo stesso periodo di trattamento.

Questi due farmaci insieme rappresentano tre quarti del prezzo del trattamento completo, nonostante i ricercatori dell’Università di Liverpool abbiano stimato che le versioni generiche di pretomanid e bedaquilina potrebbero essere prodotte e vendute con profitto rispettivamente a meno di 210 dollari per sei mesi e meno di 102 dollari per sei mesi.

I risultati rivoluzionari del TB-Practecal hanno dimostrato che un regime di cura di sei mesi di bedaquilina, pretomanid, linezolid e moxifloxacina (BPaLM) era più efficace e più sicuro della cura standard per le persone affette da forme di tubercolosi resistenti alla rifampicina, ma potremo vedere cambiamenti significativi solo se la cura sarà resa accessibile. Dati gli ingenti fondi pubblici che hanno contribuito a finanziare lo sviluppo sia del pretomanid che della bedaquilina, questi farmaci dovrebbero essere disponibili e a un prezzo accessibile per tutti coloro che ne hanno bisogno. Chiediamo a TB Alliance, Viatris e Johnson & Johnson di abbassare il prezzo del pretomanid e della bedaquilina per garantire che il costo di una cura completa per la tubercolosi multiresistente non superi i 500 dollari a persona. Il prezzo non dovrebbe mai essere un ostacolo per l’accesso a cure salvavita”. Christophe Perrin Farmacista e advocacy della Campagna per l’Accesso ai farmaci di MSF

Nove anni fa, quando abbiamo intrapreso questo viaggio, i pazienti con MDR-TB in tutto il mondo sono stati sottoposti ad un trattamento lungo, inefficace ed estenuante che ha sconvolto le loro vite. I pazienti ci riferivano quanto fosse difficile aderire al trattamento e, di quanto esigui fossero i progressi fatti per trovare trattamenti alternativi poiché le malattie più diffuse nei paesi a basso e medio reddito non attiravano alcun investimento. Quindi, siamo stati costretti noi stessi a perseguire nuove opzioni di trattamento. Questi risultati daranno ai pazienti, alle loro famiglie e agli operatori sanitari di tutto il mondo una speranza per il trattamento della MDR-TB. Accogliamo con favore la decisione dell’OMS di aggiornare le linee guida per il trattamento. Ora è essenziale che i programmi nazionali per la TB, i ministeri della salute e altre parti interessate, garantiscano che questo trattamento sia disponibile alle persone affette da MDR-TB il prima possibile”. Bern-Thomas Nyang’wa Direttore medico di MSF e investigatore principale dello studio

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