Terremoto in Asia: le attività di MSF a una settimana dalla scossa di sabato 8 ottobre.

Una settimana dopo il terremoto di magnitudo 7,6 sulla scala Richter che ha avuto l’epicentro nel Kashmir pakistano, Medici Senza Frontiere (MSF) fornisce assistenza medica in sei località in Pakistan, il paese più colpito dal disastro.

MSF continua a inviare ogni giorno squadre mediche in altre località, usando gli elicotteri per raggiungere i villaggi che sono rimasti isolati dall’8 ottobre.

Le squadre di MSF visitano 250 pazienti al giorno, concentrandosi particolarmente sulla cura delle ferite infette e delle fratture. L’organizzazione ha inoltre incrementato la sua capacità chirurgica e fornisce assistenza psicologica alle persone traumatizzate. MSF distribuisce anche coperte e altri materiali di soccorso.

Attualmente, 77 operatori internazionali e 24 operatori nazionali di MSF stanno lavorando al programma di soccorso per le vittime del terremoto in Pakistan. Squadre di MSF stanno anche lavorando nel Kashmir indiano dove forniscono assistenza psicologica, forniscono materiale medico e logistico agli ospedali e distribuiscono generi di prima necessità.

Fino a oggi, MSF ha portato in Pakistan un totale di 250 tonnellate di materiale di soccorso, che include materiale medico (kit medici d’urgenza, medicine, materiale chirurgico, ecc.), materiale logistico (taniche, pompe e unità per il trattamento dell’acqua) e ripari (60.000 coperte, 10.000 materassi e 1.200 tende invernali). Altro materiale di prima necessità come kit per l’igiene e per cucinare vengono invece acquistati localmente.

Attività in Pakistan
Muzaffarabad

MSF ha aperto un centro sanitario nel quartiere universitario della città, dove si sono radunate molte persone dai villaggi. I principali problemi continuano a essere ferite infette, fratture e contusioni, così come dolori al corpo. Accanto al centro sanitario, uno psicologo e un assistente sociale di MSF forniscono assistenza psicologica ai sopravvissuti del terremoto che sono traumatizzati.

Equipe mobili hanno visitato diversi villaggi in un raggio di 15 km intorno a Muzaffarabad. Tuttavia, l’accesso alle vittime è spesso bloccato da frane che rendono le strade impraticabili.

Una squadra ha dovuto lasciare la macchina ed è giunta al villaggio di Garid Pata dopo 10 km di cammino per potere curare numerosi feriti.

Coperte e altri generi di soccorso sono stati distribuiti a Muzaffarabad e a Charakpura, a sud.

Lamnian

L’equipe di MSF a Lamnian, a sud est di Muzaffarabad, ha aperto un centro sanitario e ha curato 170 pazienti nella sola giornata del 14 ottobre, alcuni con ferite gravemente infette. Molti feriti gravi sono stati stabilizzati e evacuati con l’elicottero. Il villaggio di Lamnian è stato completamente distrutto dal terremoto ed è raggiungibile solamente per via aerea. La sua popolazione, insieme alle persone negli stanziamenti nelle vicinanze, è stimata intorno alle 25.000 persone. MSF ha iniziato a distribuire coperte.

Hattian

MSF sta curando i feriti in una località vicino a Hattian. La maggior parte dei pazienti presenta fratture aperte e ferite al torace. Alcuni pazienti avevano vecchie fasciature che necessitavano di un follow up urgente. Ora che l’equipe di MSF è presente, molte persone giungono dalle zone circostanti per ricevere cure. Altro personale, con scorte mediche, coperte e tende giungerà nella zona.

Bagh

A Bagh, un’equipe di MSF sostiene un ospedale d’emergenza improvvisato che è stato messo in piedi dal personale del Ministro della Salute in un edificio scolastico. La città è stata gravemente colpita, il 90% degli edifici distrutto o severamente danneggiato. La capacità di ricovero dell’ospedale deve essere aumentata urgentemente poiché si stima che il suo bacino d’utenza includa la popolazione di Bagh, cioè 60.000 persone, oltre alle persone che vivono nella densamente popolata valle di Bagh. La situazione per quanto riguarda acqua e igiene nell’ospedale è deplorabile. MSF ha già inviato nuovo personale e equipaggiamento (tende, materiale medico che include un kit d’urgenza per 10.000 persone per 3 mesi).

Mansehra

Un’equipe di MSF sostiene l’ospedale a Mansehra, lungo la frontiera nord occidentale della provincia. Due logisti stanno installando strutture igieniche mentre un infermiere si occupa delle scorte di medicinali che sono state aumentate. Molto presto giungerà un’equipe chirurgica.

Balakot

A Balakot, a nord di Mansehra, MSF cura i feriti in una struttura ambulatoriale. L’equipe ha trovato il villaggio completamente distrutto. L’ospedale distrettuale (600 letti) è andato parzialmente distrutto.

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