Terremoto Haiti: stiamo ampliando la nostra risposta all’emergenza

Terremoto Haiti: stiamo ampliando la nostra risposta all’emergenza

Stanno aumentando drammaticamente le stime dell’impatto del terremoto di magnitudo 7,2 che ha colpito l’isola di Haiti alle 8:30 di sabato 14 agosto. Con i nostri team sul posto stiamo supportando le strutture sanitarie locali e provando ad accedere alle aree isolate. In partenza dalla centrale logistica di Bruxelles due aerei con 80 tonnellate di forniture mediche per Haiti.

Secondo le autorità locali, il bilancio delle vittime ha quasi raggiunto i 2.000 morti e più di 9.900 feriti. Nei 3 Dipartimenti più colpiti (Sud, Grand ’Anse e Nippes) nell’area meridionale dell’isola sono 137.000 le famiglie affette, circa 61.000 le case distrutte e più di 76.000 quelle danneggiate. 24 strutture sanitarie risultano danneggiate o distrutte dal terremoto e circa 500.000 persone – il 40% della popolazione totale di queste aree – hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, secondo le stime dell’ Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA). Molti ospedali hanno dovuto evacuare i loro pazienti e molte strutture attualmente funzionanti sono sovraffollate e con medicine e forniture mediche limitate.

Da lunedì sera a martedì mattina, la tempesta tropicale Grace si è abbattuta sulle zone meridionali dell’isola causando fortissime piogge. La tempesta ha complicato notevolmente le operazioni di soccorso rendendo molte aree inaccessibili, danneggiando tende e strutture provvisorie utilizzate come riparo e pronto soccorso per cure mediche urgenti.

Ad Haiti i feriti si curano e non si contano, non c’è tempo. Le urgenze si sommano a enormi problemi strutturali: la fragilità cronica del sistema sanitario e l’insicurezza per i continui scontri tra le gang. Con l’arrivo della tempesta tropicale Grace ovunque, a Port Salut, Les Cayes, Jérémie e nelle decine di villaggi in cui operiamo, ci siamo inventati di tutto per proteggere i malati dalle intense piogge.Alessandra Giudiceandrea capo-missione di MSF ad Haiti

 

Nei dipartimenti di Grand’Anse, Nippes e Sud

Nel Dipartimento del Sud, a Port-à-Piment, i nostri team hanno assistito i feriti e stabilizzato i pazienti nelle prime ore dopo il terremoto. Anche il nostro ospedale di Port-à-Piment dove gestiamo un progetto di salute materno-infantile è stato danneggiato. Abbiamo trasferito i pazienti, molte delle quali donne in stato di gravidanza, in strutture provvisorie dove stiamo continuando a prestare assistenza.

A Les Cayes, un team sta fornendo supporto all’ospedale locale con forniture mediche e risorse. A Port-Salut, stiamo ricevendo pazienti feriti e con fratture. Abbiamo inviato anche forniture d’emergenza dai nostri magazzini di Port-au-Prince (kit di primo soccorso, tende per installare cliniche d’emergenza, apparecchiature per le trasfusioni e ingessature e medicinali). Stiamo continuando a valutare come poter fornire assistenza medica e umanitaria nelle aree e comunità più remote dell’isola.

Un nostro team è arrivato a Nippes il 15 agosto. Abbiamo supportato l’ospedale locale di Sainte-Thérèse a Miragoâne con donazioni di forniture mediche e il supporto medico dei nostri chirurghi e infermieri. Stiamo supportato anche il Centro di Salute della città di Petit Trou con donazioni e rifornimenti d’acqua. La città di Baradères è isolata, cosa che sta rendendo molto difficile inviare e far arrivare aiuti e forniture. Abbiamo donato forniture mediche all’ospedale e stiamo provando a raggiungere quelle aree che sono state isolate da frane e smottamenti.

Nel Grand’Anse, alcune vie d’accesso sono gravemente danneggiate, come quella tra Les Cayes e Jérémie. Ci stiamo preparando a spedire alcune forniture via mare e aerea, per ovviare alle difficoltà di spostamento via terra. Il 15 agosto un team medicale, inclusi due chirurghi e un assistente di sala, sono riusciti a raggiugere Jérémie e hanno iniziato a operare nell’ospedale St. Antoine’s.

A Port-au-Prince

A Port-au-Prince il terremoto non ha causato danni a infrastrutture o edifici. Tuttavia, molte persone ferite stanno giungendo in città dalle aree colpite per ricevere le cure. Stiamo curando i feriti nel nostro ospedale di Tabarre e nel nuovo centro d’emergenza nel quartiere di Turgeau, conosciuto come l’ospedeale Sacré-Cœur, che doveva aprire solo verso la fine della settimana. In questa struttura, il primo giorno sono stati ricoverati 30 pazienti feriti. A poche ore dal terremoto, per affrontare potenziali carenze di sangue, in collaborazione con le autorità locali, abbiamo rapidamente lanciato una campagna di raccolta sangue.

Ampliamo le nostre attività

Nei prossimi giorni, continueremo a rafforzare il nostro intervento. Stanno raggiungendo l’isola diversi operatori umanitari, esperti nella risposta all’emergenza, compresi coordinatori, personale medico, logisti ed esperti di sanificazione e potabilizzazione dell’acqua.

Centrale logistica di MSF a Bruxelles

Dalla centrale logistica di Bruxelles, stiamo preparando circa 80 tonnellate di materiale da inviare ad Haiti attraverso due aerei in arrivo questo fine settimana. Il carico comprende materiali per installare strutture mediche d’emergenza, sistemi di approvvigionamento di acqua potabile per almeno 30.000 persone, forniture mediche per la cura di 30.000 pazienti, per la stabilizzazione, il pronto soccorso, le vaccinazioni e la raccolta del sangue.

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