Tragico incidente durante le operazioni di salvataggio della nave Argos

Lunedì 15 giugno, almeno una persona è deceduta nel corso delle attività di ricerca e soccorso condotte dalla nave Bourbon Argos, l’imbarcazione utilizzata da MSF nel Mar Mediterraneo.
Le persone salvate hanno riferito di altri due uomini annegati, delle quali non è stato possibile confermare la morte.

A generare il tragico incidente, il panico scoppiato tra i passeggeri mentre il piccolo gommone su cui stavano viaggiando ha iniziato ad affondare durante le operazioni di trasferimento sulla Bourbon Argos.
Circa 25 persone sono cadute in acqua e incapaci di nuotare sono rimaste aggrappate ai giubbotti di salvataggio e alle altre attrezzature di soccorso.
Tutti sono stati portati a bordo da un’imbarcazione di salvataggio più piccola coordinata dalla Bourbon Argos.

L’equipaggio ha avvistato un uomo che annegava ma non è riuscito a raggiungerlo in tempo per salvarlo. Le persone soccorse hanno poi segnalato la scomparsa di altri due uomini. 
MSF è profondamente addolorata per quanto accaduto e il nostro pensiero va alle vittime e ai loro cari”, dichiara Meinie Nicolai, Presidente di MSF ed ex supervisore degli infermieri a bordo della Bourbon Argos.
"Si tratta di un terribile incidente nel bel mezzo di una tragedia più ampia, dove centinaia di migliaia di persone in fuga da povertà, violenza e sofferenza sono costrette a rischiare la vita perché non esistono vie legali e sicure, per mettersi in salvo e trovare protezione in Europa. Purtroppo, la possibile perdita di vite umane è una realtà a cui ogni équipe  di ricerca e soccorso deve confrontarsi quando esistono tali condizioni di pericolo".

L'operazione di salvataggio è partita a seguito di una richiesta di soccorso inviata alla Bourbon Argos dal MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre) di Roma. L’équipe di MSF e l'equipaggio a bordo della Argos hanno portato in salvo dalla barca in difficoltà 106 persone (104 uomini e due donne). In seguito il MRCC ha diretto la Argos verso la MY Phoenix, la nave di ricerca e soccorso gestita dal MOAS (Migrant Aid Station Offshore), in collaborazione con MSF, per trasferire le persone sulla nave. Due ore prima, la Phoenix aveva appena completato un altro salvataggio di 297 persone e, dopo il trasferimento dalla Argos, si è diretta verso la Sicilia con un totale di 403 persone a bordo.

Dal momento in cui le operazioni di ricerca e soccorso hanno avuto inizio, sabato 9 maggio 2015, la nave Bourbon Argos ha portato in salvo 1.556 persone. Oltre alle operazioni con la Bourbon Argos, l’equipe di MSF lavora anche a bordo della MY Phoenix, una nave di ricerca e soccorso gestita in collaborazione con MOAS (Migrant Aid Station Offshore), dove fornisce assistenza e cure mediche.

Dall’inizio delle operazioni, sabato 2 maggio, la MY Phoenix ha portato in salvo 2.293 persone. In Sicilia, dove viene sbarcata la maggior parte delle persone salvate, MSF presta servizio medico all’interno del CPSA di Pozzallo, e un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza straordinaria della provincia di Ragusa.

Nel mese di maggio MSF ha iniziato a offrire primo soccorso psicologico ai sopravvissuti di eventi traumatici durante il viaggio in mare, ad esempio chi ha sperimentato un naufragio.
Un’équipe composta da mediatori culturali e uno psicologo è pronta a entrare in azione in vari porti italiani entro 72 ore dalla segnalazione.

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