Union World Conference on Lung Health: MSF porta la propria esperienza sull’utilizzo dei nuovi farmaci contro la tubercolosi a base di bedaquiline e delamanid
In occasione della Union World Conference on Lung Health (Conferenza Mondiale sulla salute dei polmoni) iniziata ieri a Liverpool, MSF condividerà la sua esperienza sull’utilizzo dei nuovi farmaci contro la tubercolosi (TB), a base di bedaquiline e delamanid, per la cura delle persone affette da TB multiresistente ai farmaci. MSF è coinvolta, inoltre, in due sperimentazioni cliniche per testare nuove cure contro la TB, che a breve cominceranno a ricevere i primi pazienti. Le sperimentazioni hanno lo scopo di trovare nuove cure più efficaci, più brevi e semplici da usare per tutti i ceppi di tubercolosi multiresistente.
 
“La mancanza di dati e prove consistenti sulla sicurezza e l’efficacia dei nuovi farmaci contro la tubercolosi implica che, sulla base delle attuali linee guida, solo le persone più malate possano farne uso, e che i governi siano restii a introdurli nei programmi nazionali di cure contro la tubercolosi per un uso di routine”, afferma la dott.ssa Catherine Hewison, specialista di tubercolosi per MSF. “Inoltre, finora solo pochi tra i pazienti idonei hanno avuto accesso a questi farmaci. Grazie agli sforzi di MSF per accelerare la ricerca e l’accesso ai nuovi farmaci contro la TB, oggi abbiamo finalmente i gruppi più corposi di pazienti che beneficiano del bedaquiline e del delamanid.” 
 
Il bedaquiline e il delamanid, approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) e dalla European Medecines Agency (EMA) rispettivamente nel 2012 e nel 2014, sono i primi due farmaci contro la tubercolosi sviluppati in circa 50 anni. Si tratta di una nuova speranza per i pazienti affetti dai ceppi più resistenti di TB, per i quali molti dei farmaci attualmente esistenti non funzionano. Fino a ottobre 2016, a livello globale, solo 5.700 pazienti hanno ricevuto il bedaquiline, e più di 405 persone hanno avuto accesso al delamanid. Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2015, 580.000 persone sono risultate idonee per le cure contro la tubercolosi resistente ai farmaci.
 
Tra le diverse ragioni per questo grosso divario, troviamo la conoscenza limitata su come usare questi farmaci in combinazione con altri, dato che diversi tipi di medicine sono necessari per eliminare i batteri. Ricerche cliniche precedenti e un uso programmatico hanno fatto sì che l’OMS raccomandasse l’utilizzo dei farmaci solamente per alcuni dei pazienti più malati. Ciò nonostante, si ritengono necessarie la conduzione e la pubblicazione di ulteriori ricerche cliniche, in particolare: sull’uso del bedaquiline e del delamanid in nuove combinazioni terapeutiche, su specifiche categorie di pazienti (per esempio le donne incinte, i bambini e i pazienti sieropositivi), e al di sotto del trattamento di 6 mesi attualmente raccomandato nelle linee guida interne dell’OMS.
 
Pur continuando a sostenere la necessità di risorse adeguate e volontà politica al fine di potenziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi regimi terapeutici, MSF ha iniziato i propri studi clinici per contribuire alla messa a punto di combinazioni ottimali di antitubercolari per le forme multiresistenti.
 
MSF è coinvolta in due sperimentazioni cliniche – TB PRACTECAL e nella partnership endTB – al fine di trovare una nuova combinazione terapeutica contro la tubercolosi multiresistente, più breve ed efficace e che includa nuovi farmaci. I bisogni dei pazienti sono al cuore di entrambe le sperimentazioni, il cui scopo è trovare cure che non facciano ricorso a farmaci iniettabili, e abbiano effetti collaterali contenuti. Entrambe le sperimentazioni prevedono di ricevere i primi pazienti entro la fine dell’anno.
 
All’interno della cornice del progetto endTB, MSF e i suoi partner stanno raccogliendo, inoltre, prove certe sull’uso del bedaquiline e del delamanid in un gruppo di 2.600 pazienti in 15 paesi.
 
Al fine di aumentare l’utilizzo e l’accesso a cure più efficaci che prevedono i due nuovi farmaci, MSF e I suoi partner hanno somministrato il delamanid a 236 pazienti (di cui 21 bambini) e il bedaquiline a 781 pazienti. Inoltre, 41 pazienti hanno ricevuto una combinazione di entrambi i farmaci, e 101 sono stati trattati per più di 6 mesi. Questi sforzi abbracciano 12 paesi in Africa, Europa Orientale, Europa  Centrale e Sud-Est Asiatico. In occasione della Conferenza Mondiale MSF condividerà la sua esperienza, che include i dati preliminari sulla risposta dei pazienti alle cure, realizzata nei vari programmi.
 
“I governi, le aziende farmaceutiche e i ricercatori devono dare priorità ad aumentare l’accesso ai nuovi farmaci per le persone attualmente idonee, e contemporaneamente supportare ricerche in collaborazione con altri enti per ottenere combinazioni terapeutiche migliori, meno care e più facili da utilizzare per i pazienti”, afferma la dott.ssa Gabriella Ferlazzo, specialista di tubercolosi per MSF. “MSF auspica che le prossime sperimentazioni cliniche conducano a cure significativamente migliori in futuro, anche se noi, ogni giorno, vediamo pazienti che non possono aspettare questi risultati, e che in questo momento necessitano di farmaci salvavita.”
 
MSF è una delle più grandi organizzazioni non-governative a fornire cure contro la tubercolosi, con progetti in 24 paesi. In 18 paesi MSF fornisce cure per i ceppi multiresistenti della malattia. Nel 2015, MSF ha avuto in cura contro la TB più di 20.000 pazienti, inclusi 2.000 con tubercolosi multiresistente ai farmaci. Ulteriori informazioni su quanto MSF sta facendo per accelerare le ricerche verso nuove cure contro la tubercolosi multiresistente ai farmaci si trovano qui
 
Per ulteriori informazioni circa i progetti e le sperimentazioni cliniche PRACTECAL e endTB, visita: www.msf.org.uk/tb-practecal e www.endtb.org.
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