Violenze in Kenya

Mentre le tensioni e gli scontri proseguono in tutto il Kenya, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) continuano a rispondere alle conseguenze della violenza delle ultime settimane. A Nairobi, dove MSF fornisce da oltre dieci anni cure alle persone affette dall’HIV/AIDS nelle bidonville, le equipe mediche hanno allestito nuove cliniche e centri di pronto soccorso per assistere i feriti. Le equipe di MSF a Busia e a Homa Bay continuano a fornire cure contro l’HIV/AIDS e assistono le persone sfollate. In altre regioni del Kenya occidentale, le equipe di emergenza giunte nel paese per rispondere ai crescenti bisogni stanno assistendo migliaia di persone sfollate e sostengono le strutture sanitarie locali. Le priorità per MSF sono continuare ad assistere i più vulnerabili tra gli sfollati, garantire l’accesso alle cure per le persone intrappolate dalla violenza e continuare a fornire cure alle persone colpite dall’HIV/AIDS e dalla tubercolosi.

 

Bidonville a Nairobi

 

Le cinque strutture sanitarie di MSF a Nairobi – la Blue House a Mathare, il South Health Centre di Kibera, la clinica HIV di Gatwekera, il dispensario di Silanga e la clinica HIV al Mbagathi District Hospital – sono aperte e funzionanti, con personale e capacità aumentati.

 

In risposta alla violenza e all’insicurezza a Nairobi, MSF ha allestito due centri di primo soccorso a Mathare e ha formato lo staff nelle strutture sanitarie a Kibera e Mathare per curare i feriti. A Mathare, le equipe di MSF hanno curato 150 pazienti vittime di trauma tra il 16 gennaio e il 4 febbraio, 60 dei quali sono stati riferiti all’ospedale.

 

Poiché le persone stanno tornando al parco di Jamhuri, le equipe di MSF visiteranno due volte a settimana per fornire la terapia anti-retrovirale ai pazienti colpiti dall’HIV/AIDS e effettuare consultazioni. Missioni di valutazione sono state condotte a Kikuyu Town, Zambezi, Limuru, Ruiru, Juja e Thika. MSF continuerà a seguire la situazione prestando particolare attenzione alle persone colpite dall’HIV/AIDS e dalla tubercolosi e al livello di cura e assistenza che ricevono.

 

Kenya occidentale

 

Le equipe di MSF stanno intervenendo per rispondere ai crescenti bisogni a Nakuru, Naivasha, Kitale e Eldoret:

 

  • Nakuru – In seguito allo scoppio delle violenze a Nakuru il 25 gennaio le equipe di MSF sono intervenute in sostegno all’ospedale dove 157 persone avevano bisogno di assistenza chirurgica per due giorni. Le equipe di MSF hanno assistito i chirurghi del Ministero della Salute nella fase del triage e nelle operazioni chirurgiche minori. MSF ha inoltre trasportato materiale chirurgico da Nairobi.

 

  • Naivasha – Il 28 gennaio un’equipe di MSF ha aiutato a curare 30 feriti all’ospedale di Naivasha e ha riferito 6 pazienti all’ospedale di Nairobi. MSF assiste gli sfollati che hanno trovato rifugio nella prigione e nella stazione di polizia fornendo acqua potabile, costruendo latrine e canali di scolo, costruendo docce e distribuendo sapone e coperte. Le equipe mediche hanno visitato 153 pazienti il 2 e il 3 febbraio alla stazione di polizia e 89 pazienti alla prigione il 3 febbraio.

 

  • Kitale – Le equipe di MSF lavorano nei campi di Cherangani, Endebess e Kitale. A Cherangani MSF ha allestito 870 tende, che forniscono un riparo a 1300 famiglie, ha distribuito generi di prima necessità e ha effettuato interventi per favorire l’accesso all’acqua potabile e migliorare le condizioni igieniche. A Endebess MSF ha allestito 1500 tende, ha costruito 80 latrine e fornisce 10 litri di acqua a persona al giorno. MSF ha aiutato il Ministero della Salute nella vaccinazione dei bambini contro il morbillo e la poliomielite, e ha distribuito generi di prima necessità. A Kitale MSF sta montando 200 / 250 tende e ha potenziato le strutture idrauliche e sanitarie. MSF sostiene l’ospedale di Kitale e altre strutture sanitarie nella regione tramite donazioni e trasporto di farmaci e fornendo personale supplementare.

 

  • Distretto di Eldoret – Le equipe di MSF sono giunte a Eldoret e hanno fornito assistenza alle persone sfollate in 12 località di Eldoret e nei villaggi circostanti, tra cui Burnt Forest, Turbo e Napkoy. Poiché altre organizzazioni sono giunte sul posto, il 21 gennaio MSF ha passato loro la gestione delle sue attività, ma è tornata il 2 febbraio per rivalutare i bisogni.

 

  • Distretto di Kericho – In seguito ai recenti scontri, MSF ha fornito un sostegno in termini di personale e materiale all’ospedale.

 

Le equipe mobili continuano a recarsi in diverse località nel Kenya occidentale, in particolare le zone rurali dove MSF ha identificato gruppi di persone sfollate o isolate che vivono con poca o nessuna assistenza. In alcune di queste aree la violenza continua.

 

  • Distretti di Molto e Kuresoi – Le equipe hanno curato 2173 pazienti tra il 7 e il 20 gennaio, tuttavia MSF ha dovuto sospendere le cliniche mobili tra il 23 gennaio e il 5 febbraio a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza.

 

  • Distretto di Kisii – MSF distribuisce generi di prima necessità e ha donato materiale medico all’ospedale di Kisii.

 

  • Distretti di Londiani e Kipkelion – Cliniche mobili effettuano consultazioni in diverse località e sostengono strutture sanitarie di base tramite donazioni di farmaci. Le equipe hanno potenziato le strutture idrauliche e igieniche in due villaggi.

 

I progetti di lungo periodo a Busia, Homa Bay, Mount Elgon e Kacheliba continuano normalmente.

 

MSF coordina le sue attività con il Ministero della Salute e la Croce Rossa Keniota.

 

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