I frutti dell’ipocrisia

Storie di chi l’agricoltura la fa. Di nascosto.

Condizioni di vita inaccettabili, mancanza di qualsiasi forma di assistenza o tutela, esposizione a maltrattamenti e soprusi, condizioni di salute a dir poco precarie.

È questo il quadro che emerge dal nostro rapporto sui lavoratori stranieri stagionali. Un esercito di uomini (e in alcuni casi anche di donne) giovani, scappati da guerre, persecuzioni e miseria e arrivati in Italia alla ricerca di una vita più dignitosa.

Questi lavoratori sono sempre più indispensabili per l’agricoltura italiana, eppure restano “invisibili“, ignorati e privati dei diritti più essenziali, in una sorta di ipocrisia collettiva che coinvolge il Governo, gli enti locali, le associazioni di produttori, i sindacato, le ASL, gli enti di tutela fino ad arrivare ai consumatori.

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