Indossare la maglietta di MSF, un sogno che voglio raccontarvi

 Indossare la maglietta di MSF un sogno che voglio raccontarvi

Sono Elena, infermiera di 32 anni, nata e cresciuta fra le Dolomiti, precisamente a Cibiana di Cadore, piccolo paese immerso fra magnifiche montagne. Dagli anni del liceo sognavo di lavorare come infermiera in ambito umanitario e indossare un giorno la maglietta di MSF. Il mio sogno si è realizzato nel 2014. 

La prima esperienza con MSF è stata in Sicilia. Per circa 16 mesi ho lavorato in due differenti progetti con i migranti: il primo al porto di Augusta dove MSF aveva allestito delle tende per prestare assistenza sanitaria alle persone appena sbarcate; il secondo è stato al Centro di Accoglienza di Pozzallo dove il mio team prestava assistenza sanitaria all’interno della struttura.

Ora è arrivato il momento di partire per una missione all’estero: nei prossimi 6 mesi la mia casa sarà la Repubblica Democratica del Congo, precisamente Bili nella Regione dell’Equateur. Da lì scriverò della mia esperienza. Perché scrivere un blog? Vorrei provare a raccontare quello che vive un operatore umanitario, quello che vediamo, come lavoriamo, come viviamo una missione all’estero.

Mi ricordo che quando ero studentessa non vedevo l’ora di leggere sui giornali le storie che raccontavano gli operatori MSF; ricordo come mi appassionavano i loro racconti. Ecco io spero di poter ritrasmettere un po’ di quello che mi hanno saputo trasmettere loro in quegli anni, quando studiavo e speravo prima o poi di indossare la maglietta con l’omino rosso che corre. 

Come ha detto Gaia, una delle psicologhe MSF con cui ho avuto il privilegio di lavorare in Sicilia, “noi dobbiamo andare dove pochi altri vogliono andare”, ed è proprio questo per me il senso del lavoro umanitario: andare dove è difficile, andare dove pochi vogliono andare. Andare perché bisogna andare, credo fortemente che l’assistenza sanitaria deve essere garantita a tutti, non solamente a chi in questo mondo nasce in zone più fortunate di altre.

La prossima volta che vi scriverò lo farò dal continente africano, vi racconterò un po’ di più del mio lavoro lì e dei primi giorni della Zanda (è il mio soprannome) in Congo!

Elena, infermiera MSF
Condividi con un amico