“Io posso prendere un aereo e tornare a casa. Loro no. Stanno vivendo una situazione estremamente difficile, non per colpa loro, ma solo perchè sono nati in Siria o in Afghanistan e lì succedono cose terribili. Bisogna fermarsi e pensare a queste persone” – Alessio Boni a Moria
Questa è Moria: oltre 16.000 persone intrappolate in un campo fatto per 3.000. Almeno il 40 per cento di loro sono bambini. Come medici e psicologi vediamo pazienti che dovrebbero essere evacuati urgentemente per essere accolti in strutture mediche attrezzate, invece sono costretti a sopravvivere in condizioni impietose in questo campo.
Presto arriverà l’inverno e il campo si trasformerà in un inferno di acqua e fango. Sarà necessario tutto l’aiuto possibile per evitare che le condizioni mediche e psicologiche di queste persone peggiorino giorno dopo giorno.
Per questo ti chiediamo di sostienere il nostro intervento medico e psicologico a Moria con una donazione. Il tuo sostegno oggi è la loro unica sicurezza.
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