Gaza Sud, MSF: condizioni di vita precarie mettono a rischio la salute

Gaza Sud, MSF: condizioni di vita precarie mettono a rischio la salute

Nel sud della Striscia di Gaza, oltre un milione di persone vivono in condizioni estremamente difficili. Dopo mesi di bombardamenti e sfollamenti ripetuti, la popolazione è ammassata in rifugi di fortuna, senza acqua potabile, servizi igienici adeguati né accesso regolare al cibo. Le équipe di Medici Senza Frontiere segnalano un forte aumento delle malattie legate alle precarie condizioni igienico-sanitarie e chiedono un accesso umanitario immediato per garantire assistenza e prevenire nuove epidemie.

La popolazione di Gaza continua a soffrire

Lo sfollamento, insieme alla massiccia distruzione delle infrastrutture civili e del sistema sanitario da parte delle forze israeliane, sta creando le condizioni ideali per la diffusione di malattie e di epidemie, avverte la nostra équipe.

Le autorità israeliane devono consentire immediatamente un’entrata massiccia e senza ostacoli degli aiuti umanitari nella Striscia.

Nonostante il cessate il fuoco, la popolazione di Gaza continua a patire enormi sofferenze, poiché 2 anni di campagna genocida israeliana l’hanno lasciata traumatizzata, ferita e pericolosamente esposta alle intemperie con l’avvicinarsi dell’inverno.

Senza miglioramenti immediati per quanto riguarda l’acqua, i servizi igienici, i rifugi e l’alimentazione, altre persone moriranno per cause che sono del tutto prevenibili.

Nel sud di Gaza, le famiglie che sono state costrette a fuggire più volte sono ammassate in un mare di tende improvvisate, stipate nelle poche scuole rimaste o dormono all’aperto tra le macerie, i cumuli di immondizia, i rifiuti animali e le fogne traboccanti. È assolutamente inaccettabile”. Aitor Zabalgogeazkoa coordinatore delle emergenze MSF a Gaza

Con l’abbassarsi delle temperature, le condizioni di vita precarie aumenteranno l’esposizione delle persone a condizioni climatiche estreme. Questo, unito alla stanchezza della popolazione, aumenterà ulteriormente i rischi per la salute.

Le condizioni di vita disastrose incidono sulla salute

I nostri dati medici relativi al 2025 mostrano che le malattie direttamente legate alle cattive condizioni di vita, come le infezioni della pelle, degli occhi, delle vie respiratorie e dell’apparato gastrointestinale, nonché dolori e disturbi generalizzati, rappresentano il 70% di tutte le visite ambulatoriali nei nostri centri sanitari nel sud di Gaza.

La malnutrizione, le carenze igienico-sanitarie e le condizioni di vita precarie stanno avendo un impatto devastante sulla salute delle persone, che si ammalano soprattutto a causa delle condizioni in cui sono costrette a vivere”. Adi Nadimpalli coordinatore medico MSF

Il collasso del sistema idrico e fognario – conseguenza diretta degli attacchi mirati e dei blocchi sistematici sui materiali da ricostruzione imposti dalle autorità israeliane – ha provocato un aumento delle malattie trasmesse dall’acqua, in particolare quelle diarroiche, dalla prima settimana di aprile 2025.

Negli ultimi 2 anni, i nostri team hanno curato più di 78.000 casi di diarrea, di cui oltre 24.000 dall’aprile di quest’anno. Molte famiglie non sono in grado di procurarsi o cucinare in modo sicuro il cibo, e l’accesso limitato all’acqua potabile sta peggiorando la situazione.

Da ottobre 2024 a settembre 2025, la nostra équipe dell’ospedale Nasser, a Khan Younis, ha effettuato screening per la malnutrizione sulle donne incinte, diagnosticando 1.366 casi.

A Gaza, molte madri hanno difficoltà a nutrire i propri figli: alcune di loro sono così malnutrite da non riuscire a produrre latte a sufficienza, e il latte artificiale pronto all’uso scarseggia. Trovare acqua pulita e materiali sterili per preparare il latte è quasi impossibile, e anche bollire l’acqua è diventata una sfida, poiché la maggior parte delle famiglie non ha accesso al gas da cucina e ricorre alla combustione di legna, che è scarsa e costosa.

Le forniture mediche continuano a mancare

Anche il recupero dalle ferite è compromesso da queste difficili condizioni di vita. La mancanza di ausili per la mobilità, come stampelle e sedie a rotelle, rende estremamente difficile per migliaia di persone con amputazioni o disabilità muoversi tra le tende, accedere alle latrine o raggiungere le cliniche.

Vediamo molte persone con grandi ferite aperte, ustioni o fissatori esterni che vivono in tende senza un’adeguata igiene, gestione dei rifiuti o protezione dalle condizioni meteorologiche. Infezioni che normalmente sarebbero prevenibili sono ormai comuni, con conseguente peggioramento delle condizioni di salute e ripetuti ricoveri ospedalieri”. Adi Nadimpalli

Da maggio – con un aumento più marcato a partire da metà agosto – i nostri team hanno osservato un significativo aumento delle infezioni delle vie respiratorie, che sono tipicamente più comuni durante i mesi invernali. Secondo il ministero della salute, le infezioni respiratorie acute rappresentano ora il 67% della morbilità totale.

Da metà agosto, abbiamo anche assistito a un aumento delle malattie della pelle, tra cui scabbia, pidocchi e altre condizioni infettive e non infettive.

Le autorità israeliane devono consentire immediatamente l’aumento in modo massiccio degli aiuti umanitari che devono entrare a Gaza senza ostacoli, in modo da poter lenire le sofferenze della popolazione.