Sud Sudan: membro MSF rapito per alcune ore. Sospensione temporanea delle attività

Sud Sudan: membro MSF rapito per alcune ore. Sospensione temporanea delle attività

Membro MSF rapito per alcune ore, solo 4 giorni dopo un altro incidente di sicurezza che ha coinvolto il nostro staff.

In Sud Sudan, il nostro team è stato costretto a sospendere temporaneamente tutte le attività nelle contee di Yei River e Morobo, nello stato dell’Equatoria Centrale, a seguito di un incidente di sicurezza che ha visto il rapimento per alcune ore di un membro dello staff.

Le attività saranno sospese per almeno 6 settimane.

Il rapimento dell’operatore umanitario tra Morobo e Yei River

L’incidente è avvenuto durante l’evacuazione del team MSF da Morobo a Yei River, organizzata per motivi di sicurezza.

Il convoglio di 4 veicoli è stato fermato da uomini armati che hanno ordinato al responsabile del nostro team di scendere dal veicolo e lo hanno trascinato nella boscaglia, mentre gli altri veicoli e il personale hanno potuto proseguire verso Yei.

Questo incidente è avvenuto solo 4 giorni dopo che un’operatrice sanitaria del ministero della salute che viaggiava su un’ambulanza MSF era stata rapita da persone armate sulla stessa strada, per poi essere rilasciata il giorno seguente.

Siamo indignati per questo attacco mirato. Gli attacchi contro gli operatori umanitari che assistono la popolazione devono finire. Sebbene siamo profondamente impegnati a fornire assistenza a chi ne ha bisogno, non possiamo continuare a far lavorare il nostro personale in un contesto pericoloso”. Ferdinand Atte capomissione MSF in Sud Sudan

È necessaria una garanzia di protezione

In soli 3 mesi, a Morobo sono stati segnalati diversi episodi di violenza contro gli operatori umanitari e le strutture sanitarie, tra cui:

  • rapimenti forzati,
  • incendi dolosi,
  • violenti saccheggi di ospedali
  • danni alle infrastrutture mediche.

Sette di questi incidenti hanno visto il rapimento di operatori umanitari.

Il capomissione MSF in Sud Sudan aggiunge:

Chiediamo senso di responsabilità e garanzie concrete da parte delle autorità e di tutte le parti in conflitto, compresi i gruppi armati nelle contee di Morobo e Yei River. Prima di poter riprendere le nostre attività, è fondamentale che ci sia garantito un accesso sicuro e senza ostacoli alla popolazione e che siano protetti i civili e le infrastrutture civili, compresi gli operatori sanitari, i pazienti e le strutture mediche”.F. Atte

Le conseguenze ricadono sulla popolazione locale

Le persone che vivono nelle contee di Yei River e Morobo abitano in aree remote e difficili da raggiungere, spesso tagliate fuori dai servizi essenziali a causa delle infrastrutture limitate e dei conflitti armati, e per questo dipendono molto da organizzazioni umanitarie come MSF per i servizi essenziali.

Questa è la seconda volta in meno di 3 mesi che MSF si vede costretta a sospendere temporaneamente i servizi medici nell’area.

A maggio, il nostro team aveva già diminuito le sue attività a causa dell’aumento dell’insicurezza e delle violenze incessanti nella contea di Morobo, incluse le attività nei campi per sfollati interni.

Così conclude Ferdinard Atte:

MSF è una delle poche organizzazioni mediche che fornisce supporto a varie strutture sanitarie in quest’area. Quando si verificano attacchi di questo tipo, a pagarne le conseguenze è soprattutto la popolazione locale, il cui accesso alle cure essenziali viene gravemente compromesso”. F. Atte

L’attività MSF in Sud Sudan

Nelle contee di Yei River e Morobo, il nostro team fornisce servizi di prima assistenza supportando 4 strutture del ministero della salute per le visite ambulatoriali, le vaccinazioni di routine e assistenza materno-infantile. Gestiamo inoltre cliniche mobili e supportiamo l’assistenza sanitaria a livello comunitario.

Tra gennaio e giugno 2025, il team MSF nell’area ha assistito 438 parti e ha effettuato:

  • 14.500 visite ambulatoriali,
  • 1.192 visite prenatali.