Con l’espressione salute mentale si fa riferimento a uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni.
Dal 1998, MSF riconosce gli interventi di salute mentale come parte integrante della risposta fornita in caso di emergenze.
Accanto al bisogno di assistenza medica, infatti, le vittime di un conflitto o di una catastrofe naturale come un terremoto, ma anche di una situazione di violenza, di un lutto, di una grave malattia come l’HIV/AIDS manifestano il bisogno di supporto per poter affrontare e superare il trauma vissuto.
In questi casi, offriamo sostegno psicosociale per aiutare le persone a recuperare rapidamente una normalità e per ridurre il rischio di conseguenze psicologiche a lungo termine.
L’approccio utilizzato può variare in base ai sintomi e alla gravità dei disturbi riportati e può prevedere sessioni individuali o di gruppo.
L’approccio comunitario risulta particolarmente adatto in contesti in cui il trauma è un’esperienza collettiva.
Questo approccio aiuta a rafforzare le capacità di auto-aiuto della comunità, spingendo gli individui a trovare dentro di sé le risorse necessarie e a sviluppare un forte senso di solidarietà, nei modi culturalmente più consoni.
Le attività vengono spesso affidate a assistenti psicosociali locali opportunamente formati e supervisionati da uno psicologo. MSF coadiuva poi le terapie psicosociali con visite individuali e con consulenze psichiatriche qualora se ne ravvisi la necessità.
Nel 2017, le nostre équipe hanno offerto 306.300 sessioni individuali di supporto psicologico e 49.800 sessioni di supporto psicosociale collettive.