Migliaia di persone in arrivo a Mavinga alla ricerca di cibo

Le distribuzioni generali di cibo del Programma Alimentare Mondiale nei “siti di accoglienza” (nuovo nome dato ai quartieri degli ex militari dell’UNITA e delle loro famiglie) di Capembe e Matungo hanno dovuto essere interrotte per una quindicina di giorni a causa di una mina scoperta sulla pista aerea di Mavinga.

L’interruzione temporanea degli aiuti alimentari ha provocato in questi ultimi giorni uno spostamento massiccio alla ricerca di cibo di una decina di migliaia di persone che dimostra la precarietà delle condizioni di queste popolazioni.

La gravità della situazione e la mancanza di cibo sono tali che le nostre equipe hanno addirittura visto degli handicappati – con protesi e stampelle – partire a piedi per fare i 50 km che li separano da Mavinga. In realtà questo afflusso, che raddoppia il numero di presenze nella città, ci fa temere il peggio per quanto riguarda le epidemie, vista la mancanza di acqua potabile e l’arrivo precoce delle piogge. Fred Meylan Capo missione di MSF in Angola.

 

Attualmente, le razioni alimentari distribuite nella regione non sono sempre sufficienti per rendere stabile lo stato nutrizionale della popolazione.

Le ammissioni ai nostri programmi continuano ad aumentare: in due giorni (24 e 25 agosto), in seguito a questo spostamento massiccio, le nostre equipe hanno ammesso 51 nuovi pazienti all’ospedale e 60 bambini al centro nutrizionale terapeutico.

Oggi a Mavinga e nei “siti di accoglienza”, MSF si occupa di oltre 1.700 persone affette da malnutrizione e si prepara a triplicare questo numero nel corso dei prossimi mesi. “La regione di Mavinga, una delle più minate del paese, è difficilmente accessibile e sappiamo che ci sono persone isolate che non potranno essere raggiunte dalle nostre equipe,” spiega Fred Meylan.

Se nelle prossime settimane non si effettuerà una distribuzione generale di semenze e di attrezzi, la sopravvivenza di migliaia di persone dipenderà esclusivamente dagli aiuti alimentari fino alla primavera prossima. Bisogna quindi, oltre agli aiuti alimentari, utilizzare con urgenza dei mezzi logistici e di sminamento supplementari affinché gli aiuti stessi siano consegnati in modo rapido e durevole a queste popolazioni assolutamente indigenti.

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