Bolivia per MSF la situazione è fuori controllo.

Bolivia per MSF la situazione è fuori controllo.

 In Bolivia migliaia di civili sono rimasti vittime degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Ma prestare soccorso ai feriti è praticamente impossibile.

In ogni genere di conflitto dovrebbe essere assicurata agli operatori umanitari la possibilità di raggiungere le vittime. Ma a La Paz questo non accade. Silvia Moriana Capomissione di MSF in Bolivia

 

Il 12 ottobre i Medici Senza Frontiere hanno fatto un sopraluogo presso l’ospedale Clinica di La Paz, principale centro di riferimento per i feriti. L’équipe sta anche monitorando i bisogni sanitari e provvede a distribuire materiale sanitario alla più importante rete di ambulanze della città: con il perdurare degli scontri, infatti, iniziano a scarseggiare le medicine. Le ambulanze incontrano un’enorme difficoltà a muoversi per le strade della capitale bloccate da una vera guerriglia urbana. Così molte vittime di ferite di arma da fuoco rimangono irraggiungibili. Spesso inoltre i mezzi di soccorso vengono bloccati dai manifestanti per verificare che trasportino davvero feriti e non militari o forze di polizia.

I dimostranti – che chiedono le dimissioni del presidente boliviano Gonzalo Sanchez de Losada – contestano l’accordo di libero scambio delle Americhe in via di approvazione, il progetto di costruzione di un gasdotto per l’esportazione di gas negli Usa con margini di profitto per la Bolivia giudicati insufficienti dagli oppositori del Governo e le nuove leggi i materia di tasse e sicurezza.

Si stima che siano almeno 86 le persone che hanno perso la vita fin qui, ma il bilancio è destinato ad aumentare.

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