A diversi giorni dal terremoto che ha devastato Haiti MSF insieme ad altre associazioni mediche e farmaceutiche lancia un appello pubblico contro l’invio a Haiti di medicinali non utilizzati

Inviare farmaci non utilizzati crea più problemi di quanti ne risolva. In un paese già inondato da aiuti da ogni parte del mondo, raccogliere, gestire e distribuire farmaci significa ulteriore lavoro e problemi (istruzioni d’uso scritte in lingue diverse da quella locale, date di scadenza troppo ravvicinate, farmaci scaduti, flaconi aperti o mezzi vuoti, eccetera). Quando ci si trova in una situazione di emergenza e il personale medico a disposizione è limitato, diventa di primaria importanza che le medicine siano di qualità e adeguate ai bisogni locali (antibiotici endovenosi, perfusioni, etc.)

“No” a un altro tsunami di farmaci non utilizzati!

Quando l’Indonesia venne colpita dallo tsunami nel dicembre 2004, vennero spedite – e poi distrutte – tonnellate di farmaci. Secondo un’indagine di Farmacisti Senza Frontiere, condotta nella provincia di Aceh nel 2005, vennero distribuite più di 4.000 tonnellate di medicine, di cui il 60% non rientrava nella lista nazionale dei farmaci essenziali, il 70% recava istruzioni in lingue straniere e il 25% aveva una data di scadenza tale da renderle inutilizzabili. Distruggere 600 tonnellate di medicine inutili è costato 2,4 milioni di euro (www.drugdonations.org)

Per dare un contributo utile ed efficace, occorre sostenere l’attività delle associazioni mediche e farmaceutiche

Le equipe delle organizzazioni già presenti a Haiti sono in grado di comprendere appieno la situazione umanitaria che hanno di fronte, valutare l’entità dei bisogni e fornire alle vittime un’assistenza adeguata. Le donazioni indirizzate alle associazioni mediche e farmaceutiche presenti a Haiti permettono l’acquisto di farmaci essenziali, adattate alle esigenze degli operatori sanitari, garantendo un buon coordinamento della logistica (approvvigionamento e distribuzione dei medicinali) e una maggior efficienza nel lavoro delle strutture mediche di emergenza (come le cliniche mobili) e nella distribuzione delle cure.

 


 

Le altre associazioni mediche e farmaceutiche che hanno firmato l’appello sono:

  • Croce Rossa francese
  • Agence d’Aide à la Coopération Technique Et au Développement
  • Centrale humanitaire médico-pharmaceutique
  • Médecins du Monde
  • Pharmacie et Aide Humanitaire
  • Pharmacie humanitaire internationale
  • Réseau médicaments & développement

 


 

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