La malattia di Chagas o tripanosomiasi americana è una parassitosi originaria ed endemica in America Latina. È causata da cimici triatomine che vivono nelle crepe dei muri e dei tetti delle case di terra e paglia delle zone rurali del Sud America che si trasmette all’uomo principalmente per via vettoriale. Con frequenza minore viene trasmessa per mezzo di altre vie come le trasfusioni e la trasmissione materno-fetale in gravidanza oltre che, più raramente, la donazione di organi.

La prima fase acuta della malattia può spesso risultare asintomatica, come anche la fase latente successiva, che dura spesso anni e durante la quale la malattia resta silente. Circa il 30 percento delle persone infette sviluppa, però, in seguito complicazioni debilitanti che, in media, accorciano l’aspettativa di vita di un decennio.  Tra le manifestazioni più frequenti e clinicamente rilevanti ci sono la cardiopatia di Chagas e disfunzioni motorie del tratto gastrointestinale, segni della localizzazione del parassita rispettivamente a livello cardiaco e del tratto digestivo. La causa più comune di morte legata al Chagas negli adulti è lo scompenso cardiaco.

 

  • 445 pazienti curati nel 2016
  • 60k screening dal 1999
  • 3k pazienti curati dal 1999

La diagnosi durante la fase cronica richiede specifici esami del sangue. Relativamente alla terapia attualmente sono in commercio solo due farmaci utili a trattare la malattia: il benznidazolo e il nifurtimox, entrambi sviluppati oltre 40 anni fa e caratterizzati da un alto grado di tossicità. Il tasso di guarigione a seguito del trattamento si avvicina al 100 % nei neonati e nei bambini ovvero in fase acuta, ma si riduce sensibilmente nelle età successive, in quanto più si allunga il tempo intercorso tra il momento dell’infezione e l’inizio delle cure, meno efficaci risultano i farmaci.

L’interruzione della trasmissione, principalmente attraverso l’uso di zanzariere, insetticidi e miglioramenti delle condizioni igieniche, il rafforzamento dei programmi di sorveglianza epidemiologica e la fornitura di cure per le persone infettate restano le principali prospettive e sfide future.

Dal 1999 MSF ha dato accesso allo screening a più di 60.000 persone e curato più di 3000 individui affetti da Chagas in America Latina. Dal 2012 al 2014, ci siamo occupati di Chagas anche in Italia, realizzando attività di screening e trattamento per gli immigrati latino-americani in collaborazione con strutture ospedaliere pubbliche.

Il Chagas è considerato una malattia tropicale dimenticata, ed MSF, attraverso la sua Campagna di Accesso ai Farmaci Essenziali, rivendica maggiori investimenti nella ricerca per lo sviluppo di nuovi e più efficaci strumenti diagnostici e terapeutici.

Nel 2016, MSF ha curato 445 pazienti affetti da Chagas.

Condividi con un amico