Tg Un mese in azione – Gennaio 2015

Repubblica Centrafricana – Una crisi lontana dalla fine

Secondo la comunità internazionale, il paese sta tornando alla normalità. A dicembre, il Ministro della Difesa francese ha annunciato il parziale ritiro del contingente di peacekeeping francese “Sangaris” considerando il loro compito concluso. Ma l’emergenza umanitaria e l’insicurezza sono ancora una realtà per la popolazione. Ci sono ondate di violenza costanti. L’economia è bloccata, non c’è un sistema educativo e la sanità è al collasso. Facendo le veci di uno Stato nel caos completo, le organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere fanno del loro meglio per assicurare alla popolazione della Repubblica Centrafricana i servizi di cui hanno bisogno.

Liberia – Proteggere anche il personale medico

In Liberia l’epidemia di ebola ha ucciso 179 operatori sanitari e ha causato la chiusura di innumerevoli strutture sanitarie, che ora stanno gradualmente riaprendo. Medici Senza Frontiere sta dando il suo supporto fornendo equipaggiamento protettivo e formazione sulle misure di controllo delle infezioni. Tutte queste misure richiedono un cambiamento radicale nel comportamento. Persino tra gli operatori sanitari, alcuni hanno iniziato ad abbassare la guardia, ma anche solo un caso può scatenare un’epidemia.

Repubblica Democratica del Congo – La “normalizzazione” dello stupro

In RDC MSF lavora all’ospedale di Rutshuru nel Nord Kivu e assiste le vittime di violenza sessuale. I gruppi armati si nascondono in attesa del loro arrivo nei campi per poi aggredirle o vengono assalite quando le bande saccheggiano le loro case. “Abbiamo l’impressione che molte donne stiano minimizzando la situazione. Se sono state violentate due volte, la terza spesso non chiedono assistenza medica. Abbiamo registrato dei messaggi radiofonici e siamo andati nelle scuole e nelle chiese per fare sensibilizzazione e incitarle a venire per beneficiare del trattamento”.

Pakistan – I segni della malnutrizione

Più di un quarto dei neonati in Pakistan nasce sottopeso. La malnutrizione causa un’alta mortalità alla nascita tra i bambini. Le equipe di Medici Senza Frontiere forniscono assistenza sanitaria alle madri e ai bambini. Racconta un padre: “I bambini ricevono medicine e cibo qui ma quando vengono dimessi, vanno a casa nei loro villaggi dove le loro condizioni di vita restano le stesse. Per risolvere questi problemi abbiamo bisogno prima di tutto di acqua pulita in modo da avere cibo sicuro e sano”. Dall’inizio del 2010, il programma di MSF ha trattato circa 40.000 bambini.

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