Aids: MSF si unisce all’’appello del Vaticano a favore della Campagna internazionale per l’’accesso ai farmaci nel Sud del mondo.

Roma, 29 gennaio 2003 – L’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) si unisce all’appello lanciato oggi dal presidente del pontificio consiglio Cor Unum, monsignor Paul Josef Cordes, a favore della campagna internazionale per rendere accessibili i farmaci anti-Aids nei Paesi più colpiti dall’epidemia e per la chiara denuncia lanciata da padre Angelo D'Agostino, che ha parlato di “un’azione di genocidio dei cartelli farmaceutici”.

MSF ricorda che da anni esistono farmaci efficaci per tenere il virus dell’Hiv sotto controllo, ma che queste cure hanno prezzi assolutamente inaccessibili per i Paesi in via di sviluppo. Le medicine sono, infatti, coperte da brevetti che garantiscono alle multinazionali un vero e proprio monopolio.

Anche quando offrono i farmaci a prezzi scontati per i Paesi in via di sviluppo – spiega Enrico Davoli, direttore esecutivo di MSF Italia – le multinazionali occidentali non scendono sotto i 500/700 dollari l’anno per paziente. Un prezzo esorbitante per Paesi dove non esiste una sanità pubblica e dove gli individui spesso guadagnano meno di un dollaro al giorno. Eppure – prosegue Davoli – sul mercato internazionale oggi esistono farmaci ugualmente efficaci e certificati dall’Oms, venduti a prezzi che possono scendere fino a 200 dollari l’anno per paziente. La libera circolazione di questi medicinali economici e di qualità è, però, fortemente ostacolata dai Governi dei paesi ricchi che troppo spesso si piegano agli interessi delle industrie farmaceutiche favorendo il diritto a far profitti rispetto al diritto alla vita”.

MSF ricorda che nel 2001 tutti i Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) hanno siglato un accordo che sancisce definitivamente il diritto dei Paesi più poveri ad acquistare i farmaci più economici disponibili sul mercato internazionale (“Dichiarazione di Doha”). Da allora però sono stati portati avanti innumerevoli tentativi per svuotare di significato quell’accordo e per scoraggiare la circolazione dei farmaci generici attraverso accordi commerciali bilaterali che impongono l’acquisto dei farmaci di marca e altri strumenti di intimidazione verso i Governi dei paesi più poveri. MSF si batte per chiedere ai Governi nazionali e alle istituzioni internazionali la concerta applicazione della Dichiarazione di Doha.

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