Ancora sospese le attività di MSF nel nord Caucaso

Mosca, 22 agosto 2002 – Médecins Sans Frontières ha deciso di prolungare la sospensione delle proprie attività in Inguscezia, Cecenia e Daghestan. La sospensione era stata decisa in seguito ai sequestri di Arjan Erkel, capomissione di MSF in Daghestan e di Nina Davydovitch, responsabile dell'organizzazione non governativa russa Druzhba in Cecenia.

MSF continua a non avere informazioni su Arjan Erkel, capo missione in Daghestan, rapito il 12 agosto scorso a Makhachkala. Rimane alta la preoccupazione per la sorte di Arjan. MSF ne chiede la liberazione immediata e incondizionata.

In seguito a questi due sequestri, MSF aveva sospeso le sue operazioni in Inguscezia, daghestan e Cecenia. Questa sospensione è mantenuta fino a nuovi sviluppi.
Per mantenere il contatto con la popolazione e seguire da vicino l'evoluzione della situazione, gli uffici di MSF a Makhachkala, Khazaviurt e Nazran restano aperti.

MSF porta assistenza medica a migliaia di persone attraverso cliniche mobili in Inguscezia, in Cecenia e Daghestan, con attenzione particolare alle cure materno-infantili. Alcuni programmi d'aiuto si occupano anche di migliorare le condizioni di alloggio, igiene e approvvigionamento dell'acqua. Inoltre, MSF sosteneva diverse strutture sanitarie in Cecenia fornendo loro farmaci e materiale medico.

Nella regione, MSF impiega circa 200 collaboratori locali e più di 20 volontari internazionali.
MSF è una organizzazione internazionale che porta assistenza medica e umanitaria alle vittime di guerre, conflitti e disastri naturali. L'assistenza è data alle popolazioni in pericolo senza alcuna discriminazione di razza, religione, filosofia o politica.

Approfondimenti:
– Le attività di MSF in Daghestan, Cecenia e Inguscezia

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