Cecenia MSF continua a fornire cure mediche alle donne e ai bambini di Grozny

I team di MSF forniscono aiuti alla popolazione cecena in difficoltà per le conseguenze della guerra e per lo scarso accesso all’assistenza sanitaria. L’azione di soccorso viene svolta in particolare nelle cliniche ostetrico-ginecologiche e pediatriche.

 

Zarieta Agassieva, coordinatore medico di MSF in Cecenia, parla delle diverse tipologie di cura offerte alle donne e ai bambini di Grozny.

 

Dopo aver lavorato con gli sfollati ceceni in Inguscezia, MSF ha ora incentrato le proprie attività mediche in Cecenia, in particolare su donne e bambini. Di che si tratta precisamente?

A Grozny lavoriamo in due cliniche ostetrico-ginecologiche nel distretto di Staro-promyslovski, un’area molto vasta con circa 70.000 abitanti. Nel 2002, quando le famiglie cecene che si erano rifugiate in Inguscezia per fuggire alle violenze hanno iniziato a fare ritorno nel paese, si sono stabilite in questo distretto. In realtà le cliniche ostetrico-ginecologiche hanno seguito gli spostamenti della popolazione e in Inguscezia sono state installate in speciali container che nel 2005 sono stati trasportati a Grozny perché la capitale cecena aveva subito notevoli danneggiamenti durante la guerra. Quindi molti pazienti conoscono MSF da quando si trovavano in Inguscezia e ci hanno ritrovato a Grozny.

 

Che genere di assistenza viene offerta alle donne?

Le donne possono effettuare visite ginecologiche sia per la gravidanza che per la contraccezione. Vengono anche effettuati vari esami (citodiagnosi, colposcopie, ecc.). Le donne che ne beneficiano sono molte: i nostri due ginecologi effettuano mensilmente circa 1400 visite. In effetti il tasso di natalità è piuttosto elevato. Lo scorso anno in Cecenia ci sono state 28.000 nascite a fronte di una popolazione di circa un milione e duecento mila abitanti.

 

E riguardo all’assistenza all’infanzia a Grozny?

Abbiamo due ambulatori pediatrici nel distretto di Staro-promyslovsky, all’interno di policlinici per adulti. I nostri due pediatri visitano prevalentemente bambini al di sotto dei cinque anni con affezioni respiratorie. La maggior parte delle madri sono analfabete: sono giovanissime e poco scolarizzate a causa dei disordini legati alla guerra. Spesso è necessario dare loro informazioni sull’importanza di un’alimentazione appropriata o riguardo la cura dei bambini più piccoli. Sia i pediatri sia i ginecologi credono in una comunicazione efficace con le pazienti. Le donne hanno bisogno di parlare, di esaminare a fondo i propri problemi personali o quelli dei loro figli che sono nervosi e presentano problemi di memoria…

 

MSF dà anche supporto alle strutture mediche?

Dal 2000 forniamo assistenza medica a una unità materna, l’ Aïmani Kadyrova Mother and Child Centre. Forniamo gratuitamente farmaci e attrezzature mediche. Abbiamo anche fornito letti per i bambini e tavoli operatori. Ciò è dovuto al fatto che il reparto di ostetricia e ginecologia è frequentato da donne che vengono da tutta la Cecenia. In questo centro di cure materno-infantili vengono effettuati parti che presentano complicazioni e vengono trattate le patologie infantili.

 

Attualmente si sente parlare meno della Cecenia: questo significa che la situazione è migliorata?

La situazione è più tranquilla: ora la gente si sente meno esposta al pericolo e molte persone che avevano lasciato Grozny sono tornate. In città sono stati completati molti lavori di ricostruzione ma dal punto di vista medico c’è il problema della mancanza di personale. Molti medici sono partiti o fanno altri lavori per riuscire a tirare avanti.
 

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