Ciad Medici Senza Frontiere assiste le vittime degli scontri a N’Djamena

Da quando sono iniziati gli scontri a N’Djamena, la capitale del Ciad, le equipe di MSF hanno curato 50 feriti riferiti in un ospedale della capitale dalla Croce Rossa Ciadiana. La maggior parte sono civili, feriti da colpi di arma da fuoco. Secondo la Croce Rossa Ciadiana, circa 200 persone sono state trasferite in diversi ospedali della città nel corso delle ultime 48 ore. Ma il proseguire degli scontri rende molto difficile l’accesso ai feriti e il loro trasferimento verso le strutture mediche.

Un’equipe di MSF di 15 persone è attualmente presente in un ospedale di N’Djamena. L’equipe comprende un chirurgo, un anestesista, due medici, infermieri e logisti, oltre al capo missione. Lunedì 4 febbraio MSF invierà un aereo da Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, con materiale medico e chirurgico (un kit che permette la realizzazione di 50 interventi chirurgici e un altro per la presa in carico di 150 feriti) e rinforzerà l’equipe presente sul posto con altri operatori umanitari.

 

MSF lavora in Ciad dal 1981. 80 operatori internazionali e 1000 operatori ciadiani sono impegnati a fornire assistenza ai rifugiati dal Darfur, alla popolazione residente e agli sfollati ciadiani nel Ciad orientale.

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