Conferenza internazionale sull’’AIDS a Roma (17-20 luglio)

Roma – In occasione della Conferenza internazionale sull’AIDS, che si terrà a Roma dal 17 al 20 luglio, l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) rinnova l’appello al Governo italiano di rispettare gli impegni presi nella lotta all’HIV/AIDS.

I paesi donatori stanno riducendo progressivamente il loro sostegno per la lotta all’AIDS: durante l’ultima riunione per il rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta all’AIDS, Tubercolosi e Malaria, tenutasi a New York nell’ottobre 2010, i governi donatori hanno promesso lo stanziamento di appena 11.7 miliardi di dollari, che non sono nemmeno sufficienti a coprire i costi per la prosecuzione dei trattamenti per i pazienti già in cura. Le Nazioni Unite hanno invece stimato che da qui al 2015, saranno necessari ulteriori 6 miliardi di dollari all’anno per dare accesso alle cure alle 9 milioni di persone che oggi hanno urgente bisogno di farmaci.

Eppure, gli Stati membri delle Nazioni Unite lo scorso giugno si sono dati come obiettivo di garantire l’accesso alle cure a 15 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo entro il 2015: obiettivo che allo stato attuale sembra irraggiungibile.

“Dal 2009 in poi, infatti, abbiamo assistito ad una progressiva riduzione dei contributi di molti governi e addirittura, come il caso dell’Italia, ad una vera e propria interruzione dei pagamenti: il nostro Paese deve ancora al Fondo Globale le quote del 2009 e del 2010 – per un totale di 260 milioni di euro – e non è stato in grado di assumere alcun impegno economico per il triennio a venire”, dichiara Kostas Moschochoritis, Direttore generale Medici Senza Frontiere Italia.

Contemporaneamente, i paesi ricchi stanno agendo per avvantaggiare in maniera sleale le aziende farmaceutiche che producono prodotti sotto brevetto, limitando l’accesso ai farmaci generici e facendone aumentare i prezzi.

"Oggi sappiamo che vincere l’AIDS è possibile: nel decennio trascorso si è moltiplicato il numero di farmaci antiretrovirali disponibili, molti dei quali hanno una versione generica che ha consentito l’abbattimento dei prezzi delle terapie e di conseguenza la rapida espansione dei programmi di cura. Recenti studi scientifici confermano inoltre l’estrema efficacia della terapia nel ridurre drasticamente la possibilità di trasmissione del virus ad un partner non infetto", dichiara Stella Egidi, medico di MSF, esperto di HIV.

Grazie a questi progressi, il numero dei contagi e dei decessi legati all’HIV comincia a mostrare una parabola discendente. Tuttavia, questi successi rischiano oggi di essere vanificati.

L’esperienza decennale di MSF nel campo dell’HIV/AIDS, ha consentito di elaborare efficaci strategie per espandere l’accesso alle cure portandole anche là dove non si credeva possibile – come nei villaggi, dove non c’è personale sanitario altamente qualificato né ospedali – rendendole semplici e gestibili da tutti e affidando alla comunità un ruolo chiave nel sostegno alle persone in trattamento.

"L’accesso universale alle cure è dunque un obbiettivo raggiungibile a patto che la comunità internazionale non dimentichi l’impegno assunto verso milioni di persone", aggiunge Stella Egidi.

 

"La mia vita con l'HIV": guarda il video su Siama Musine >>

Guarda lo speciale sul minisito della conferenza >>

 

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