L’emergenza cambiamento climatico nella COP28

L’emergenza cambiamento climatico nella COP28

COP28: Una delegazione di MSF sarà a Dubai per partecipare alla COP28 ed affrontare insieme la questione cambiamento climatico, perché l’emergenza climatica è anche un’emergenza sanitaria e umanitaria. [attuale]

COP28: MSF a Dubai per affrontare l’emergenza del cambiamento climatico

I leader mondiali, che si riuniranno a Dubai per la COP28, dove sarà presente anche una nostra  delegazione, devono adottare misure urgenti per proteggere la salute delle comunità più colpite e delle persone più vulnerabili dagli impatti negativi del cambiamento climatico.

Le persone più vulnerabili del mondo stanno pagando con la propria salute e la propria vita un problema che non hanno creato.
È assurdo e tragico che i meno responsabili dell’emergenza climatica siano lasciati a subirne le conseguenze. Questo dimostra che non siamo solo in una crisi climatica, ma anche in una crisi di umanità e solidarietà. Christos Christou Presidente Internazionale di MSF

Perché il cambiamento climatico è un’emergenza umanitaria?

L’emergenza climatica è un’emergenza sanitaria e umanitaria.

I gravi impatti dei cambiamenti climatici sulla salute stanno già colpendo le persone di tutto il mondo e si prevede che aumenteranno nel tempo con il riscaldamento del pianeta.

Come MSF lavoriamo in molti dei contesti più vulnerabili dal punto di vista climatico e curiamo i pazienti che subiscono in prima persona gli impatti sanitari dei cambiamenti climatici.

L’impegno della COP28 e le conseguenze del cambiamento climatico

Mentre la Conferenza delle Parti (COP28) fa il punto sui progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi climatici, è già chiaro che la mancanza di azione per il clima ha messo a grave rischio la salute delle persone.

Non riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius è una minaccia esistenziale per molte persone nei contesti umanitari in cui operiamo.

Le comunità e i paesi più colpiti hanno ripetutamente chiesto il sostegno necessario per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, senza mai riceverlo.

Hanno bisogno di un impegno reale per ridurre le emissioni di gas serra e di un sostegno finanziario e tecnico concreto. Queste comunità hanno bisogno di un’azione all’altezza dell’emergenza climatica.

Il mondo non può continuare a guardare mentre le crisi umanitarie si aggravano e le popolazioni più vulnerabili continuano a subirne le conseguenze.

Non possiamo permetterci un altro fallimento. Quanti anni passeranno ancora, quante altre COP e quante altre vite saranno colpite o perse prima che vengano decise e attuate misure concrete? Christos Christou Presidente Internazionale di MSF

 

La nostra risposta alle emergenze causate dal cambiamento climatico

Nel 2023 abbiamo continuato ad assistere e a rispondere alle conseguenze di tali eventi, tra cui le diffuse inondazioni in Sud Sudan, i devastanti cicloni in Myanmar, Madagascar e Mozambico, il caldo incessante e le estese siccità che hanno portato milioni di persone sull’orlo della fame in tutto il Corno d’Africa.

Abbiamo anche risposto a molteplici epidemie di colera concomitanti in diversi paesi e a tassi allarmanti di Dengue nelle Americhe.

Il mix letale di malaria e malnutrizione ha tenuto i reparti dei nostri ospedali pediatrici pieni in tutto il Sahel e nel Ciad orientale, dove le persone fuggono dal terribile conflitto in Sudan.

Non si tratta di un problema futuro, ma di un problema attuale. Lo vediamo nelle sale d’attesa dei nostri ospedali. E sta accadendo perché la leadership politica globale non ha mantenuto gli impegni di riduzione delle emissioni e le promesse di sostenere i paesi più colpiti. Christos Christou
Presidente Internazionale di MSF

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