Crisi nutrizionale in Etiopia.

La fase acuta della crisi nutrizionale in Etiopia che ha colpito nella scorsa primavera vaste aree delle regioni meridionali di Oromiya e dell’SNNP (Southern Nations and Nationalities People) sembra essere superata, tuttavia restano ancora fenomeni isolati di malnutrizione in alcune località.

Nelle regioni meridionali, il numero di pazienti ricoverati è andato diminuendo in gran parte dei progetti nutrizionali di MSF, alcuni dei quali sono ora in fase di chiusura. Tuttavia in alcune aree, in particolare nei distretti di Gedeo e Bursa della regione dell’SNNP, la situazione rimane critica: ogni settimana continuano ad arrivare nei nostri centri nutrizionali centinaia di pazienti gravemente malnutriti.

In altre aree del paese, in particolare in alcune zone della regione somala colpita dalla crisi, la malnutrizione continua a destare preoccupazione. Nell’ultimo mese sono sensibilmente aumentati i ricoveri nel progetto alimentare terapeutico di MSF di Wardher Town.

Nel distretto di Gedeo una media di 350 nuovi casi a settimana

“In dieci settimane sono stati ammessi nel nostro progetto del distretto di Gedeo 3.000 bambini gravemente malnutriti” ha detto Dounia Dekhili, coordinatore di MSF. “In quest’area densamente popolata la distribuzione alimentare è stata molto scarsa negli ultimi mesi: la gente mangia solo cavoli o le cosiddette “false banane”, la radice commestibile più diffusa in Etiopia che ha uno scarso valore nutrizionale. La maggior parte delle persone ricava il proprio sostentamento dalla produzione di caffè ma il raccolto è appena all’inizio e c’è preoccupazione tra la gente perché parte del raccolto è stato distrutto dai parassiti o dalle forti piogge”.

Le attività nutrizionali proseguono anche nel distretto di Bursa, dove l’intervento è stato avviato a metà agosto, tuttavia il numero di ammissioni di casi di malnutrizione grave è andato progressivamente diminuendo e nell’ultimo mese sono stati registrati meno di 100 casi a settimana.

Nel distretto di Kindo Didaye, le attività di MSF sono terminate alla fine di novembre e MSF ha donato i materiali sanitari e reso disponibile la formazione del personale alle strutture del Ministero della Sanità.

Nel distretto di Kambata i progetti sono stati chiusi alla fine di novembre: una trentina di pazienti seguivano una terapia ambulatoriale e sono stati trasferiti in postazioni sanitarie ambulatoriali. Altri 5 pazienti in condizioni più gravi sono stati trasferiti in una clinica privata poco distante. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, la situazione sembra essere migliorata tuttavia restano preoccupazioni per i prossimi mesi.

Alla fine di novembre MSF aveva curato nelle proprie strutture sanitarie della regione dell’SNNP oltre 24.700 bambini con malnutrizione grave e 24.300 bambini con malnutrizione moderata

Nella regione di Oromiya la situazione alimentare è migliorata

Le attività di MSF si sono concluse anche nella regione di Oromiya. A Shashemene e Shalla i pazienti sono stati trasferiti nelle esistenti strutture locali: quattro pazienti gravemente malnutriti sono stati portati al Kuyera Hospital. In questa regione, MSF ha curato un totale di 7.538 pazienti con malnutrizione grave e 13.312 con malnutrizione moderata.

L’intervento avviato a Siraro agli inizi di maggio è terminato a metà settembre quando le équipe di MSF avevano curato 2.600 pazienti affetti da malnutrizione grave; i pazienti ancora in cura sono stati trasferiti presso le locali autorità sanitarie. Inoltre l’équipe ha effettuato un programma alimentare mirato a 14.000 bambini a rischio.

I recenti controlli effettuati dalle nostre équipe sanitarie sulla situazione alimentare di queste aree hanno riscontrato livelli di malnutrizione molto contenuti; per il momento la situazione alimentare in termini di disponibilità di cibo proveniente dai raccolti fa ben sperare.

Ancora malnutrizione in altre regioni

In agosto, MSF ha lanciato un intervento nutrizionale nella regione di Afar, un’area isolata della parte nord-orientale del paese, dopo che un’indagine aveva evidenziato tassi di malnutrizione allarmanti. Alla fine di novembre erano stati curati 800 pazienti affetti da malnutrizione grave nel progetto di MSF. L’intervento proseguirà fino a marzo del 2009, con la fine dell’hunger gap.

Nella zona di crisi della regione somala, la malnutrizione desta ancora preoccupazione in alcune aree nelle quali è presente MSF. Nell’ultimo mese il numero di ammissioni al progetto di alimentazione terapeutica di MSF a Wardher Town è aumentato sensibilmente. Attualmente abbiamo più di 400 bambini affetti da malnutrizione grave nel nostro centro di alimentazione terapeutica. Quest’anno a Degahbur, MSF ha curato oltre 1.500 bambini con malnutrizione grave e quasi 3.000 con malnutrizione moderata. Nell’ultimo mese l’équipe di MSF ha rilevato un aumento di ricoveri nei propri progetti dove sono presenti attualmente 470 pazienti con malnutrizione grave e 730 con malnutrizione moderata.

 

I programmi nutrizionali di MSF

I pazienti in cura presso il progetto per la malnutrizione grave effettuano visite mediche settimanali e ricevono cibo terapeutico pronto all’uso, ricco di calorie e di micronutrienti essenziali. I pazienti riprendono peso e il loro organismo ritrova la forza per combattere le infezioni. Le équipe di MSF distribuiscono alle famiglie anche razioni di cereali e olio. MSF ha inoltre predisposto delle unità ospedaliere per i bambini che necessitano di maggiore assistenza medica. La combinazione di cure mediche, cibo terapeutico e razioni alimentari è riuscita in poche settimane a migliorare le condizioni di oltre nove bambini su dieci.

Le persone con malnutrizione moderata ricevono 25 chili di farina arricchita e 5 litri di olio al mese oltre alle cure mediche, quando necessarie. Le équipe di MSF hanno distribuito grandi quantità di cibo per cercare di limitare il verificarsi di nuovi casi di malnutrizione grave. In seguito alla distribuzione alimentare, il numero di ricoveri dovuti a malnutrizione grave è diminuito in quasi tutte le zone interessate.

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