Darfur MSF costretta a evacuare le proprie equipe da due località in seguito ad attacchi contro i propri operatori

Medici Senza Frontiere (MSF) è stata costretta a evacuare il proprio personale da Tawila e Shangil Tobaya, nel nord Darfur, dopo una serie di violenti attacchi contro il proprio personale. La sospensione delle attività lascia oltre 65mila civili, la maggioranza dei quali sfollati, senza assistenza medica. MSF condanna con forza questi attacchi e lancia un appello per il rispetto degli operatori umanitari, affinché questi possano continuare a fornire la necessaria assistenza ai civili. 

Durante l’ultima settimana, le equipe a Tawila e Shangil Tobaya sono state vittime di due attacchi simili. Gruppi di uomini armati sono entrati nei compound la notte, hanno minacciato il personale con le loro armi e hanno rubato tutto il denaro, compresi i salari per gli operatori sudanesi, insieme ad altri oggetti di valore. Gli operatori di MSF sono stati tenuti sotto la minaccia delle armi e intimiditi.

“In seguito a questi violenti attacchi, abbiamo dovuto sospendere le attività e evacuare tutto il nostro personale da Tawila e Shangil Tobaya”, afferma Monica Camacho, capo missione di MSF in Darfur. “È stata una decisione difficile, perché questa sospensione delle attività lascia le persone prive di assistenza medica. Ma è impossibile per le nostre equipe lavorare e fornire assistenza medica senza una minima garanzia di sicurezza e senza il rispetto per il lavoro degli operatori umanitari”.

A Tawila, MSF è la sola organizzazione medica presente e fornisce assistenza medica a oltre 30mila persone sfollate che vivono in tre campi e alla popolazione civile che vive nelle zone rurali circostanti. A Shangil Tobaya, MSF fornisce una gamma completa di servizi medici – cure ospedaliere e ambulatoriali, programmi di assistenza nutrizionale, salute riproduttiva, cura delle vittime di violenze sessuali e programmi di salute mentale – a 28mila sfollati che vivono in due campi e a oltre 5mila persone nei villaggi circostanti.

Non è la prima volta che incidenti del genere avvengono in questa zona. Nel corso dell’ultimo anno, l’equipe a Tawila è stata vittima di tre gravi incidenti di sicurezza ed è stata evacuata già due volte. A Shangil Tobaya, le attività sono state sospese per diversi mesi all’inizio del 2007. Quando le equipe hanno ricominciato a lavorare, si è verificata una nuova seria rapina a ottobre.

MSF continua a fornire assistenza umanitaria in altri progetti nel Darfur settentrionale, meridionale e occidentale. Quella in Darfur è una delle maggiori operazioni di MSF al mondo, con 1500 operatori internazionali e sudanesi che lavorano su un’area vasta come la Francia.
 

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