Medici Senza Frontiere (MSF) ha evacuato 49 pazienti con ferite da arma da fuoco dal campo sfollati di Kalma all’ospedale di Nyala, in Darfur (Sudan). Il campo di Kalma, che ospita oltre 90mila persone, è uno dei più grandi campi sfollati in Darfur. Almeno 65 pazienti sono stati ricoverati nella giornata di ieri nella clinica di MSF all’interno del campo in seguito agli scontri scoppiati il mattino all’interno del campo. Oltre la metà delle persone ricoverate erano donne e bambini. MSF è riuscita a ottenere un corridoio umanitario per evacuare 49 feriti gravi all’ospedale nella vicina città di Nyala per cure d’emergenza. Uno dei pazienti è deceduto nel corso della notte.

Le equipe di MSF tenteranno di tornare all’interno del campo oggi per fornire cure mediche ai feriti e ai pazienti regolari. Questo incidente non fa che esasperare la durezza della situazione in cui vive la popolazione già vittima delle recenti inondazioni che hanno distrutto 6mila rifugi.

MSF nel campo di Kalma

MSF lavora nel campo sfollati di Kalma da maggio 2004, dove gestisce un ambulatorio che fornisce circa 4500 consultazioni al mese. MSF gestisce anche un centro di salute per le donne dove si effettuano 200 consultazioni al giorno. Il centro fornisce cure pre e post-natali, e fornisce assistenza per gravidanze a rischio e un servizio di trasferimento per le emergenze ostetriche. MSF offre inoltre assistenza medica e psicologica alle vittime di violenze sessuale, e un programma di salute mentale per le gravi situazioni di stress provate dalla popolazione come conseguenza delle precarie condizioni di vita e i traumi risultanti dal conflitto. MSF risponde anche alle esigenze dei nuovi arrivati al campo.

MSF è presente nel Darfur dall’inizio del 2004, e fornisce assistenza umanitaria e medica a circa mezzo milione di persone. Quella in Darfur è una delle maggiori operazioni di MSF al mondo, con 1500 operatori internazionali e sudanesi che lavorano su un’area vasta come la Francia.