Dichiarazione di MSF su Kayla Mueller

Medici Senza Frontiere è profondamente dispiaciuta per la morte dell'operatrice umanitaria americana, Kayla Mueller. In questo momento così difficile, il nostro pensiero va alla sua famiglia. Allo stesso tempo MSF desidera chiarire che, nonostante quanto riportato da alcuni media, Kayla non ha mai lavorato per MSF né in Siria né in altri contesti.

Il 3 agosto 2013, MSF ha contattato una compagnia informatica per richiedere un intervento tecnico in una delle proprie strutture ad Aleppo. Il tecnico è venuto accompagnato dalla sua amica Kayla, che l'equipe di MSF non conosceva. Poiché serviva altro tempo per portare a termine l'intervento, i due sono stati ospitati per la notte nell'ospedale di MSF ad Aleppo, per ragioni di sicurezza. Terminato il lavoro, il 4 agosto, l'equipe di MSF ha organizzato il loro trasporto alla stazione dei bus di Aleppo, da dove sarebbero partiti per la Turchia. Il rapimento di Kayla è avvenuto durante il tragitto verso la stazione dei bus. 

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