Emergenza malnutrizione: l’allarme si estende dal Niger a tutta l’area del Sahel.

Roma, 9 agosto 2005 – L'allarme malnutrizione si sta allargando a macchia d'olio. Dopo il Niger anche in Nigeria, Mauritania, Mali, Sudan e Burkina Faso si registrano situazioni nutrizionali allarmanti. In tutta questa Regione africana la popolazione è particolarmente vulnerabile e già troppi bambini sono morti.
L'organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere è stata tra le prime a intervenire aprendo centri intensivi per la terapia nutrizionale nel tentativo di salvare la vita al maggior numero possibile di bambini ed è tuttora l'organizzazione medica maggiormente impegnata nell'area. Oggi – visto la gravità del problema e l'estendersi dell'allarme dal Niger ai Paesi circostanti – MSF sta gestendo una delle più ampie operazioni di soccorso nutrizionale della sua storia più che trentennale.
Ecco una panoramica degli interventi in corso:

NIGER. Tra il 1°gennaio e l'inizio di agosto 2005 MSF ha trattato 16mila bambini affetti da malnutrizione grave. Il ritmo delle nuove ammissioni nei centri terapeutici nutrizionali è cresciuto toccando quota 1000 a settimana a partire da giugno. Alla fine di luglio le nuove ammissione sono schizzate a 1.600 a settimana. Per l'intero 2005 MSF si aspetta di trattare circa 30mila piccini gravemente malnutriti. La malnutrizione è cronica in Niger, soprattutto nella zona di Maradi, ma l'anno scorso le ammissioni si erano limitate a 10mila: quest'anno la situazione è assai più grave a causa di una serie di fattori. Accanto alla siccità e all'invasione di locuste che hanno decimato i raccolti, MSF da mesi sta denunciando le politiche sconsiderate imposte dai finanziatori internazionali al Governo del Niger, in base alle quali – nel nome dei programmi di sviluppo e della tutela del libero mercato – per mesi ci si è rifiutati di distribuire aiuti alimentari gratuiti e di rendere gratuita l'assistenza sanitaria pubblica. Solo da pochi giorni – davanti alle proporzioni inaccettabili dell'emergenza e al numero di bimbi morti inutilmente – sono iniziati ad arrivare aiuti alimentari gratuiti.
MSF ha ampliato a 6 il numero di centri nutrizionali intensivi per il ricovero dei casi più gravi, e a 33 quello degli ambulatori dedicati alla malnutrizione.
I bambini ricevono un'alimentazione speciale (latte terapeutico) e assistenza medica; anche le loro famiglie ricevono razioni di cibo durante tutta la durata del ricovero e scorte alimentari a base di olio, cereali e farina arricchita di vitamine e minerali (Unimix) al momento della dimissione del bambino.
Per i bambini affetti da malnutrizione moderata MSF ha organizzato distribuzioni mirate di cibo: entro la fine dell'anno saranno distribuite 3.750 tonnellate di farina arricchita e 750mila litri di olio.
Nel complesso in Niger con MSF operano 70 volontari internazionali e circa 6mila dipendenti nigerini.

MAURITANIA. A seguito di valutazioni sulla situazione nutrizionale effettuata in diversi dipartimenti del sud della Mauritania, MSF ha disposto l'apertura di Centri nutrizionali terapeutici (CNT) – uno fisso e altri in forma ambulatoriale – nella provincia di Hodh El Charqui, vicino al confine col Mali. Questi centri prenderanno in carico bambini sofferenti di malnutrizione grave. MSF conta di inviare inizialmente un'equipe di 9 persone. Intorno a metà agosto un aereo-cargo di MSF raggiungerà la Mauritania per portare materiale medico per sostenere le strutture sanitarie, materiale logistico utile all'istallazione dei centri nutrizionali, e 12 tonnellate di cibo "terapeutico".

NIGERIA. I team di MSF hanno visitato oltre 2.500 bambini in parecchi villaggi del Borno, nel Nord del Paese, e hanno trovato che tra 1-2% di loro soffrivano di malnutrizione grave e acuta. Questo significa che i bambini pesano meno del 70% del normale. Queste cifre di per se allarmanti, diventano inaccettabili in un'area come questa dove non ci sono conflitti. MSF ha messo in piedi un centro nutrizionale terapeutico nell'ospedale di riferimento principale della regione. La struttura può accogliere dai 50 ai 60 bambini. Alcune tende sono state aggiunte nell'area dell'ospedale per poter aumentare la capacità del centro nutrizionale fino a 100 bambini.

SUD-SUDAN. MSF si sta prendendo cura di un numero sempre maggiore di bambini con meno di 5 anni che soffrono di denutrizione acuta in alcune aree della regione di Bahr el Gazal, nel Sud Sudan. In molte zone il livello di denutrizione è due volte superiore alla soglia di emergenza. Nella contea di Est Aweil, le equipe MSF constatano da alcune settimane un aumento considerevole delle ammissioni nei loro centri alimentari di Akuem. Ogni settimana, quasi 60 bambini severamente denutriti, che morirebbero senza assistenza medica, sono curati dal centro di MSF. Uno studio di fine giugno mette in luce tassi del 26% di denutrizione globale. Questo significa che oltre 7.000 bambini soffrono di denutrizione nella Regione. Nel distretto di Tonj, più di 1.500 bambini sono già stati assistiti dalle equipe MSF. A partire da marzo scorso, la situazione è diventata critica con un 21% di denutrizione globale. Ciò indica più di 6.000 bambini che soffrono di denutrizione nella regione. MSF ha aumentato considerevolmente le sue capacità di assistenza, ma la situazione si è aggravata, visto che non vi è stata distribuzione di cibo.

MALI. Un'equipe di MSF sta valutando i bisogni nutrizionali della popolazione che fin qui appaiono allarmanti. I risultati definitivi saranno disponibili tra pochi giorni e si deciderà l'intervento più opportuno.

BURKINA-FASO. I team di MSF già presenti sul territorio per la gestione di progetti di cura dell'Aids e di assistenza ai bambini di strada nella città di Ouagadougou stanno monitorando da vicino l'evolversi della situazione nutrizionale.

MSF RINGRAZIA PER IL SOSTEGNO ALLE SUE ATTIVITA' CONTRO LA MALNUTRIZIONE IN SAHEL!
C/C n°87486007

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