Nonostante le gravi difficoltà logistiche, le nostre attività prendono forma. Sono 159 i nostri operatori ad oggi impegnati nelle Filippine. Centinaia di tonnellate di rifornimenti sono già arrivate sul posto. Stiamo prestando la nostra attività di soccorso nelle isole di Samar, Leyte e Panay, e abbiamo iniziato a valutare i bisogni a Masbate. Altri operatori e diversi aerei cargo contenenti aiuti umanitari sono in arrivo.
Samar
La nostra équipe di emergenza si trova nella zona est dellisola di Samar, la prima colpita dal tifone. Ieri a Guiuan abbiamo fatto nascere il primo bambino. Finora sono state effettuate 1000 visite mediche, per lo più ferite infette, arti lesionati e lacerazioni. Abbiamo curato diversi bambini per infezioni gastro-intestinali, diarrea e infezioni del tratto respiratorio. Abbiamo visitato anche pazienti rimasti senza farmaci per malattie croniche come l’epilessia. Uno di loro ha bisogno di un’amputazione. I nostri operatori stanno lavorando con due medici filippini e ci sono molte persone della comunità che stanno volontariamente prestando tutto laiuto possibile.
Metà dellospedale di Guiuan è stato distrutto e laltra metà è stata danneggiata quasi irrimediabilmente. Per adesso, il personale medico sta lavorando tra le macerie, ma abbiamo cominciato i lavori per allestire un ospedale da campo. 30 tonnellate di materiale e rifornimenti sono già arrivati a Guiuan. Altri aerei cargo atterreranno nei prossimi giorni, tra i quali uno contenente attrezzature igienico sanitarie e unaltro con circa 1.700 tende da distribuire come rifugi.
“A Guiuan la logistica è un incubo. L’ospedale è in gran parte distrutto ed è impossibile ricevere assistenza sanitaria – afferma Angelo Rusconi, logista MSF Il 99% delle case è crollato. Niente acqua da bere, gas o benzina. Alberi caduti. Comunicazioni impossibili. È estremamente difficile organizzare gli interventi di soccorso e portare alle persone gli aiuti di cui hanno bisogno. Stiamo concentrando tutti i nostri sforzi per supportare l’ospedale locale”.
Leyte
Nella città di Tacloban, unéquipe di otto persone è stata rinforzata con altri infermieri, logisti e uno psicologo per montare un ospedale gonfiabile. La struttura sarà posizionata vicino lospedale Bethany, sul lungomare di Tacloban, che è stato gravemente danneggiato dal maremoto. Fornirà servizi medici completi che comprendono pronto soccorso, degenza, sala operatoria, reparto post-operatorio, unità ostestrica e ginelocogica, sala parto, attività psico-sociali, banca del sangue, radiologia e reparto di isolamento.
Nella città di Palo, 12 chilometri a sud di Tacloban, unéquipe di tre persone sta organizzando attività mediche di base. Nella città di Ormoc, e nei dintorni un medico, un infermiere, logisti, e uno psicologo, hanno iniziato a organizzare delle cliniche mobili presso i centri di evacuazione dove le persone si sono riunite dopo il tifone. Léquipe fornisce cure mediche di base.
Due équipe hanno condotto valutazioni sui bisogni lungo la costa orientale e occidentale dellisola. Sulla costa occidentale, la maggior parte delle case ha subito danni strutturali , ma generalmente la situazione non è grave come nella parte orientale, dove molte delle strutture sanitarie visitate sono state danneggiate e hanno problemi di approvvigionamento.
La struttura sanitaria della città di Dulang, che ha una popolazione di circa 48.000 persone, è stata parzialmente distrutta e il personale medico segnala un aumento di pazienti con la dissenteria. Léquipe di MSF sta pianificando di distribuire generi di soccorso e supporto al la struttura medica.
Panay
Il 90% della zona nord della città di Iloilo e delle vicine isole in mare aperto è distrutto. MSF pianifica di concentrarsi sui bisogni principali come lassistenza medica di base attraverso le cliniche mobili, e la distribuzione di generi di prima necessità. In altea parti dellisola continua la valutazione dei bisogni, per identificare dove sia più richiesto lintervento medico di MSF.