Manca tutto
Le persone ci dicono che hanno bisogno di acqua potabile, perché i laghi sono diventati salati dopo la mareggiata. Nelle aree rurali, molti non hanno mezzi di sussistenza, poiché i loro raccolti sono stati danneggiati. Di solito, quelli che vivono sulle piccole isole si spostano da un’isola all’altra in barca, ma ora molte imbarcazioni sono state distrutte. La gente malata non sa come raggiungere l’isola principale. Sulle isole più grandi, le comunità stanno lavorando per ripulire le strade coperte di alberi sradicati dal tifone.
Pronti a una seconda ondata di pazienti
L’ospedale che abbiamo visitato a Roxas City, nella parte settentrionale di Panay, è stato
danneggiato, ma è ancora in funzione. Il personale medico locale ha fatto tutto il possibile per far fronte alla prima ondata di pazienti con fratture e ferite provocate dalla caduta di oggetti.
Ma la pioggia è incessante e i sopravvissuti non hanno nessun riparo. Ci stiamo preparando per una seconda ondata di pazienti. Si stanno già vedendo casi d’infezioni respiratorie o diarrea e ci aspettiamo che questo numero cresca. Le nostre équipe daranno supporto alle strutture sanitarie con personale aggiuntivo, farmaci e attrezzature mediche.
Abbiamo anche in programma di inviare cliniche mobili nei villaggi più remoti e nelle piccole isole. Dobbiamo fare presto – con le inondazioni, ci un sacco di zanzare. Siamo preoccupati per un aumento dei casi di malaria e dengue. Un’altra minaccia è la leptospirosi, una malattia parassitaria, endemica in questa parte delle Filippine.
Portare soccorso nelle zone più isolate
Il nostro obiettivo è raggiungere velocemente le zone più isolate per portare gli aiuti. Da domani lavoreremo con il personale del Ministero della Salute. Due équipe torneranno sulla costa orientale di Panay in elicottero o in barca. Porteranno farmaci e identificheranno le aree che raggiungeremo con le cliniche mobili per arrivare il più vicino possibile alle persone che ne hanno bisogno.
