Gaza senza acqua, a Rafah è emergenza

Gaza senza acqua, a Rafah è emergenza

Gaza senza acqua, emergenza nell’emergenza, a Rafah le condizioni di vita delle persone sono disperate a causa del sovrappopolamento e della mancanza di acqua pulita, servizi igienici, docce e fognature. Il tutto è aggravato dalle temperature invernali.

Emergenza acqua potabile

La maggior parte delle persone nella Striscia, fa fatica a procurarsi abbastanza cibo, acqua e altri beni primari.

Stiamo in fila per prendere l’acqua. Se riusciamo a prenderla possiamo lavarci e lavare i piatti. Se non riusciamo non ci resta altro che riprovare domani”.Hanin rifugiata a Rafah

La lunga fila è visibile da lontano, ci sono centinaia di persone di tutte le età, la maggior parte di loro tiene in mano taniche da 40 litri, blu o gialle. Alcuni di loro vivono in tende vicine al camion dell’acqua che ha attirato la folla in questo punto di Rafah, una città nel sud della Striscia di Gaza.

Altri vivono in rifugi lontani anche diversi chilometri e si sono portati sedie a rotelle, carrelli a mano, carrelli della spesa e anche passeggini per portare l’acqua ai loro rifugi. Un uomo non vedente è venuto con la sua giovane figlia; la ragazza fa strada mentre suo padre porta l’acqua. Hanno camminato due chilometri per arrivare qui, dal momento che non c’è acqua pulita in Al-Mawasi, l’area sulla costa in cui vivono.

Dall’inizio della guerra a Gaza, sono poche le infrastrutture che sono state risparmiate dai bombardamenti, comprese le tubature dell’acqua.

Secondo l’UNICEF, almeno la metà delle strutture idriche e igienico-sanitarie a Gaza sono state distrutte o danneggiate, mentre l’UNRWA riporta che circa il 70% della popolazione di Gaza beve acqua con alti livelli di salinizzazione o contaminata. La popolazione a Rafah fatica a trovare acqua pulita per bere, cucinare o lavarsi.

I pazienti visitati dalla nostra équipe mostrano disturbi intestinali e virus influenzali. Inoltre arrivano molti bambini con irritazioni cutanee causate dalla mancanza di acqua pulita per lavarsi.

Tra gli altri rischi per la salute ci sono la disidratazione e l’epatite A.

Affrontare le infezioni è una sfida

Il nostro team sta fornendo servizi di salute primaria in due diversi punti a Rafah. Quasi il 30% delle malattie dei bambini sotto i 5 anni arrivati alla nostra clinica di Shaboura e al centro sanitario ad Al-Mawasi sono diarrea o malattie della pelle. Nelle scorse settimane, a Rafah abbiamo anche ricevuto 43 pazienti con sospetta epatite A. Queste condizioni mediche sono tutte legate alla carenza di acqua pulita e sono aggravate dalla mancanza di strutture mediche funzionanti nell’area.

Per rispondere ad alcuni dei bisogni più urgenti degli sfollati a Rafah, abbiamo avviato alla fine del 2023 un programma di distribuzione di acqua.

Oggi, i nostri team che si occupano di acqua e salute forniscono una media di 110.000 litri di acqua potabile al giorno a circa 20.000 persone. Tuttavia, ciò è ben lontano dall’essere abbastanza.

In una situazione normale, una persona necessita da 2 a 3 litri d’acqua potabile al giorno. Ora, data la scarsità, in media una famiglia di 6 persone riceve a malapena 4 litri”. Youssef Al-Khishawi responsabile delle attività idriche e di sanificazione di MSF

Siamo pronti ad aumentare la quantità di acqua distribuita, ma sono diversi gli ostacoli, come ad esempio il numero limitato di camion che entrano nella Striscia per portare aiuti e carburante. Inoltre le sfide più grandi che ci troviamo ad affrontare sono

  • la mancanza di carburante necessario alle pompe e al trasporto,
  • la mancanza di strade adatte alla viabilità dei camion,
  • i punti di distribuzione di acqua che sono stati bombardati.

Ribadiamo ancora una volta la richiesta di un cessate il fuoco duraturo, l’unico modo per permettere alla popolazione di Gaza di ritornare nelle loro case.

Chiediamo inoltre che il flusso di aiuti umanitari a Gaza venga ripristinato e aumentato, così da poter garantire l’accesso a beni essenziali come il cibo, l’acqua e cure mediche.

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