Gli aiuti umanitari a Gaza non sono sufficienti

Gli aiuti umanitari a Gaza non sono sufficienti

Gli aiuti umanitari a Gaza non sono sufficienti: il numero di camion autorizzati ad arrivare attraverso il valico di Rafah è del tutto insufficiente rispetto ai bisogni disperati della popolazione, sotto assedio totale e bombardamenti incessanti da due settimane.

Riteniamo essenziale l’arrivo di un maggior numero di aiuti a Gaza su base regolare e che sia garantito un passaggio sicuro per farli arrivare dove c’è più bisogno.

Prima dell’assedio, ogni giorno centinaia di camion carichi di rifornimenti entravano a Gaza perché la popolazione nella Striscia dipende totalmente dagli aiuti esterni.
Ora cibo, acqua e medicine sono disperatamente necessari, oltre al carburante fondamentale per effettuare interventi ospedalieri salvavita e garantire la disponibilità di acqua pulita.

Oggi un numero estremamente alto di feriti sta arrivando negli ospedali, si tratta di pazienti molto gravi che necessitano di cure complesse. Secondo i nostri colleghi che lavorano ancora all’ospedale Al Shifa, presto l’ospedale rimarrà senza carburante e quindi senza elettricità. Questo significa che tutti i pazienti attualmente nei reparti di terapia intensiva collegati ai ventilatori e i bambini nelle incubatrici moriranno a causa della mancanza di elettricità. Le sale operatorie non potranno più funzionare, i pazienti non potranno più essere operati e il numero delle vittime aumenterà notevolmente nelle prossime ore. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, in realtà siamo estremamente preoccupati per tutte le altre persone ferite o malate. I pazienti affetti da malattie croniche oggi non ricevono più alcuna cura e rischiano di vedere il loro stato di salute peggiorare molto rapidamente. Molti sfollati non hanno riparo, né accesso all’acqua, né al cibo. E tra questi è certo che il numero delle vittime sarà altissimo”. Guillemette Thomas Coordinatrice medico di Medici Senza Frontiere per la Palestina, basata a Gerusalemme.

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