Il prossimo 3 maggio, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite voterà una risoluzione per fermare futuri attacchi contro ospedali, pazienti e civili nelle zone di guerra. Abbiamo seguito da vicino la redazione di questa risoluzione e ora abbiamo bisogno del tuo aiuto per assicurarci che sia la più efficace possibile.
Abbiamo lanciato un’azione di mobilitazione sui social media per chiedere la protezione di civili, pazienti, medici e ospedali nei conflitti.
Nello specifico, chiediamo che la risoluzione:
- Riaffermi il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario da parte di tutti i Paesi;
- Garantisca la possibilità di fornire assistenza medica imparziale, proteggendo gli operatori sanitari e tutti i pazienti, indipendentemente da chi sono (come afferma il Diritto Internazionale Umanitario)
- Stabilisca investigazioni indipendenti efficaci sugli attacchi contro le strutture sanitarie che individuino i responsabili.
Attacchi contro gli ospedali. Ultime news
- Siria: attacchi aerei distruggono l’ospedale di Al Quds – supportato da MSF – ad Aleppo. Almeno 14 morti. (28 aprile) Continua>>
- Siria: sale a 50 il bilancio delle vittime dell'ospedale bombardato di Al Quds supportato da MSF. (29 aprile) Continua>>
- Siria: sale a 55 il bilancio delle vittime dell'ospedale bombardato di Al Quds supportato da MSF. (3 maggio) Continua>>
- "Fermate questi attacchi". Il discorso di Joanne Liu, Presidente MSF, al Consiglio di Sicurezza ONU. (3 maggio) Continua>>
Cosa puoi fare?
1. Iscriviti al nostro Thunderclap e aiutaci ad amplificare il nostro messaggio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Usa il tuo account Facebook, Twitter o Tumblr per aiutarci a mandare un messaggio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il 2 maggio tramite la piattaforma Thunderclap tutti gli iscritti invieranno simultaneamente un messaggio che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sentirà forte e chiaro.
2. Diffondi il nostro messaggio sui social media usando l’hashtag #NotATarget
Fai sentire la tua voce e aiutaci a fare pressione sui membri delle Nazioni Unite affinchè votino la versione più efficace possibile di questa risoluzione. Condividi:
Nell'ospedale ad #Aleppo in #Siria c'era pronto soccorso, ambulatorio, terapia intensia e sala operatoria. ORA È TUTTO DISTRUTTO #NotATarget
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) April 28, 2016