Grecia dopo il devastante incendio nella baraccopoli di Patrasso MSF aumenta le proprie attività a favore dei migranti

Atene/Roma – L’incendio scoppiato ieri nella baraccopoli abitata dai migranti nella città di Patrasso per cause ancora sconosciute ha distrutto oltre un terzo degli alloggi temporanei. Anche la struttura utilizzata da Medici Senza Frontiere per fornire cure mediche e supporto psicologico ai migranti, dove erano state effettuate 6mila consultazioni, è stata distrutta dall’incendio.

“Fortunatamente non ci sono state vittime”, afferma Giorgios Karagiannis, responsabile dei progetti per i migranti privi di documenti in Grecia. “Tuttavia una grande parte dell’insediamento è stato completamente distrutto e, di conseguenza, i migranti non hanno più un posto dove dormire la notte né un riparo contro il freddo”.

Per fronteggiare questa situazione di emergenza, le equipe di MSF hanno distribuito 450 sacchi a pelo la scorsa notte col supporto della Croce Rossa e altre organizzazioni locali. Inoltre, l’equipe di MSF che lavora quotidianamente nella baraccopoli (due medici, un logista e uno psicologo) è stata rinforzata con un secondo logista, ed è stata allestita una tenda di MSF per permettere all’equipe di continuare a offrire cure mediche e supporto psicologico alla popolazione.

Nel giugno 2008 i migranti erano riusciti estinguere un simile incendio nella baraccopoli, dopo che il tema di MSF aveva installato degli estintori e aveva formato la popolazione sul loro utilizzo. Questa volta è stato impossibile fermare il devastante incendio.

“Siamo profondamente preoccupati per le condizioni critiche di questa popolazione. Queste persone sono giunte in Grecia da molto lontano, sono fuggite per potere sopravvivere. Il devastante incendio di ieri ha reso questo popolazione ancora più vulnerabile. La società greca ha dimostrato ancora una volta la sua solidarietà con quanti hanno bisogno del nostro aiuto. Le autorità devono ora prendere le misure necessarie per garantire condizioni di vita dignitose per i migranti”, ha concluso Giorgios Karagiannis.

MSF lavora nella baraccopoli abitata dai migranti a Patrasso dal maggio del 2008. Ad oggi MSF ha effettuato 6mila consultazioni, curando prevalentemente persone colpite da infezioni respiratorie e malattie dermatologiche. In questo lasso di tempo, oltre 200 persone hanno ricevuto assistenza psico-sociale, e oltre 400 persone sono state riferite agli ospedali locali.

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