Testimonianze sulla guerra in Ucraina: le voci dei nostri operatori

Testimonianze sulla guerra in Ucraina: le voci dei nostri operatori

A un anno dall’intensificarsi del conflitto ecco le testimonianze sulla guerra in Ucraina degli operatori di MSF che hanno lavorato nel Paese per soddisfare i bisogni medici e psicologici della popolazione.

ambulanza msf in Ucraina 2022

Nell’ultimo anno di conflitto tra Russia e Ucraina, dopo l’escalation di violenze e scontri, la popolazione civile ucraina si è ritrovata sempre più coinvolta sia sulla linea del fronte sia nel resto del paese. L’escalation del conflitto continua a crescere e sembra non fermarsi. Attualmente Medici Senza Frontiere è presente nel Donbass, specialmente nella regione di Donetsk, a ridosso della linea del fronte. Lavoriamo in un pronto soccorso in cui abbiamo trattato quasi 1.250 civili feriti di guerra, provenienti principalmente da Bakhmut, e trasportato in ambulanza più di 1.600 pazienti dall’inizio della guerra, per ridurre il carico degli ospedali più vicini al fronte”. Enzo Porpiglia Capo progetto di MSF a Dnipro

Medici MSF donano medicinali in Ucraina

Durante la mia missione con Medici Senza Frontiere in Ucraina, grazie all’attività delle cliniche mobili abbiamo supportato la fascia di popolazione più anziana, impossibilitata ad uscire di casa per via dell’età e di un trasporto adeguato. Anziani che hanno vissuto più di 6 mesi sotto il controllo delle forze armate russe con bombardamenti costanti, senza luce, gas e connessione GSM. Questo conflitto ha avuto un impatto devastante sulle condizioni dei pazienti sia a livello psicologico che fisico. La maggior parte dei pazienti è venuta da noi con importanti patologie e con una tendenza al peggioramento delle condizioni cliniche, cosa che abbiamo potuto notare in ogni villaggio. Lo stress, la mancanza di cure e di medicine hanno influito in modo critico. Ricordo una signora anziana che non poteva ricevere e conservare l’insulina per suo marito. Quasi ovunque abbiamo visto strutture mediche distrutte e nessun personale sanitario nel villaggio, assenza di medicinali, di articoli per l’igiene, cibo. La gente non ha visto un dottore per 8 mesi, non ha avuto accesso a medicine e beni di prima necessità. Una famiglia viveva in una casa semidistrutta senza la possibilità di acquistare nemmeno il detersivo. Abbiamo constatato la grande esigenza di supporto psicologico. Le persone hanno perso i loro familiari, i propri cari, la proprietà. Abbiamo incontrato genitori che hanno assistito alla morte dei loro bambini dandogli il dovuto sostegno”. Gino Roberto Manciati Responsabile medico MSF a Karkhiv (ottobre – dicembre 2022)

operatore Msf con paziente in Ucraina

La mia ultima missione, si è svolta in Ucraina l’estate scorsa, dove abbiamo operato in un ospedale molto vicino alla frontline nell’est del paese. In questa area, ormai molti medici ed infermieri locali avevano abbandonato gli ospedali per rifugiarsi in posti del paese più tranquilli, nessun’ altra Ong era presente, per questo motivo, ho sentito che la presenza di Medici Senza Frontiere li era fondamentale sia in termini di risorse umane che logistiche. Con l’apertura di una sala operatoria e di un pronto soccorso siamo riusciti a curare diversi feriti di guerra, a stabilizzarli e ad alcuni di loro a salvargli la vita. A distanza ormai di un anno purtroppo la situazione non è migliorata, ma noi continuiamo a prestare soccorso, sperando che questo conflitto possa terminare quanto prima”. Tiziana Mazzoleni Infermiera di sala operatoria MSF a Dnipro (giugno-agosto 2022)

Infermiere MSF in Ucraina 2022

Chomu, chomu…in ucraino significa “perché”, una parola ricorrente, pronunciata di continuo sul treno di Medici Senza Frontiere che da Pokrovsk trasportava i feriti a Lviv, Leopoli. Sono un infermiere, lavoro per Medici Senza Frontiere e ad aprile 2022 ero sul treno medicale che dalla fine di marzo di un anno fa trasporta ininterrottamente i feriti dall’est all’ovest dell’Ucraina, sia per assicurare le cure specialistiche che per liberare i posti letti negli ospedali, così che si possano ricevere altri feriti. Il treno, allestito con 5 posti di terapia intensiva e 28 letti di media intensità, grazie allo staff di Medici Senza Frontiere durante quest’anno di conflitto ha trasportato circa 3000 persone, assicurando cure fondamentali durante le 20 ore necessarie a completare il viaggio. Era l’11 aprile e sul treno di Medici Senza Frontiere c’erano principalmente i bambini sopravvissuti al bombardamento della stazione di Kramatorsk che chiedevano “chomu” due volte, la prima per cercare di capire perché improvvisamente dal cielo sono iniziate a piovere bombe, la seconda per cercare di capire perché, viste le loro ferite e mutilazioni, la loro vita sarebbe cambiata per sempre. Impossibile dare una risposta a quelle domande, ma altrettanto impossibile è dimenticare le loro facce, così come le migliaia di altre facce smarrite e impaurite che ho visto su quel treno”. Enrico Vallaperta Infermiere MSF a bordo del treno (aprile – giugno 2022)

 

Non è facile spiegare a chi non ha fatto esperienza diretta del conflitto, l’intensità delle emozioni e dei pensieri che possono insorgere e affliggere un individuo, giovane o adulto, in queste circostanze. Il terrore e l’incertezza del presente e futuro si insinuano attraverso eventi traumatici perpetrati da altri esseri umani, come te. Nell’immediato, in queste fasi di shock, il primo soccorso psicologico è lo strumento prezioso che Medici Senza Frontiere utilizza per alleviare la sofferenza e prevenire conseguenze a lungo termine maggiori. Ma anche a distanza di un anno ormai, il supporto psicologico si rileva essere fondamentale per poter lenire le cicatrici che la guerra lascia, inevitabilmente, a chiunque ne abbia fatto esperienza, come vittima, familiare, soldato o soccorritore che sia. Come operatrice di MSF sono orgogliosa del lavoro che svolgiamo, perché possiamo toccare con mano, attraverso le parole e gli occhi delle persone a cui ci rivolgiamo, l’importanza di esserci sin dai primi momenti e a lungo termine laddove necessario”. Concetta Feo Psicologa MSF a Kyiv, Vinnystia, Chernihiv (marzo – aprile 2022)

 

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