Haiti: curare le vittime di gravi ustioni dopo il terremoto

Adesso un’unità specializzata con una sala operatoria è stata installata nel nuovo ospedale Sant-Louis di MSF a Port au Prince. Di seguito, Rémy Zilliox, un chirurgo plastico specializzato nel trattamento delle ustioni all’ospedale Edouard Herriot a Lione, in Francia, racconta le tre settimane trascorse lavorando al Saint-Louis.

Quali sono le principali cause di ustione?
Ho iniziato a lavorare nel reparto ustionati subito dopo l’apertura, a fine marzo. In quel periodo avevamo due o tre ricoveri di varia difficoltà ogni giorno. La principale causa delle ustioni è collegata alle condizioni davvero precarie in cui centinaia di migliaia di persone vivono. A causa della mancanza di case, tutti i momenti della vita familiare hanno luogo in un unico spazio e spesso troppo piccolo.
I membri della famiglia dormono, giocano e cucinano nella stessa stanza. Donne e bambini spesso si scottano a causa di un incidente domestico – la pentola d’acqua bollente, gli schizzi d’olio o la candela che dà fuoco alla coperta. Visitiamo talmente tanti bambini che abbiamo dovuto installare una tenda a parte. Il reparto è composto da tre tende e trenta letti per gli ustionati più gravi, sia bambini sia adulti.
Gli uomini si ustionano più facilmente con i prodotti infiammabili, soprattutto con il combustibile che è difficile da trovare e per questo viene conservato in recipienti, aumentando così il rischio di incidenti. Ho visitato anche vittime di ustioni per scariche elettriche, particolarmente gravi, dovute spesso ai fili elettrici scoperti che sono molto pericolosi. Ho dovuto amputare i piedi o le mani di quattro pazienti che sono stati bruciati dalla corrente elettrica. Due di loro non sono sopravvissuti alle ustioni.
Prima del terremoto, nell’ospedale La Trinité sono stati curati dei pazienti che si erano ustionati a causa di incidenti domestici o per elettrocuzione. Gli impianti elettrici si trovavano già in pessime condizioni, soprattutto dopo l’uragano del 2007. E la situazione non è cambiata, anzi le ustioni sono sempre più frequenti e gravi perché aumenta il numero di persone che vivono in condizioni di maggiore precarietà.

Perché è necessario un reparto specializzato?
Non esistevano reparti specializzati nella cura delle ustioni né a Haiti né a Santo Domingo, motivo per cui abbiamo deciso di aprire La Trinité nel 2006. Uno degli obiettivi principali è ridurre il rischio di infezioni ospedaliere. La nuova struttura, che è sotto una tenda, sembra funzionare bene perché ogni spazio è chiuso, il che limita il passaggio di aria e possibili contaminazioni. Lo staff medico e gli ospiti indossano indumenti sterili prima di entrare nel reparto. Un paziente ustionato, generalmente, richiede cure costanti da tre settimane a un mese. Le medicazioni devono essere cambiate ogni due giorni finché le ustioni non siano completamente guarite. Questa operazione viene eseguita in sala operatoria per evitare le infezioni e perché molti pazienti richiedono l’anestesia per ridurre il dolore visto che cambiare una medicazione può richiedere dalla mezz’ora alle due ore di tempo. La superficie ustionata viene pulita e dopo fasciata con una garza impregnata di paraffina e antisettici, compressa e bendata. Il trattamento quotidiano è complicato ed è necessario avere l’attrezzatura per effettuare innesti di pelle sui pazienti gravemente ustionati. Noi effettuiamo quattro o cinque innesti al giorno, utilizzando la tecnica “early excision graft” il più spesso possibile. Questo intervento viene eseguito cinque-dieci giorni dopo l’incidente. Comporta la rimozione della pelle morta e il recupero della zona bruciata con una rete di innesti di pelle. Il tessuto che deve essere innestato viene sottoposto a un particolare processo che ne amplia la superficie. Questo consente di prendere la minor quantità possibile di pelle dal paziente, perché questo tipo di intervento può essere fatto solo utilizzando il tessuto stesso del paziente. Per eseguire l’operazione è necessario che ci siano condizioni adeguate e una banca del sangue per le trasfusioni.
Dopo il terremoto, riaprire questa unità è diventato una priorità sin da subito. Abbiamo bisogno di migliorare il processo di trasferimento dei pazienti, perché riceviamo solo pochi ustionati dalle altre strutture mediche e spesso non arrivano in tempo per ricevere delle cure ottimali. Per le vittime di ustioni gravi, le 24 ore successive all’incidente sono cruciali.

Qual è il trattamento iniziale per le vittime di ustioni gravi?
Il paziente ustionato viene dapprima curato nel pronto soccorso dell’ospedale Sant-Louis. L’assistenza iniziale viene data da medici che hanno ricevuto una specifica formazione professionale. Essi accertano la causa e la gravità delle ferite. In base all’estensione e alla profondità della ferita possono fare una flebo rivitalizzante. Questo è il primo passo nella cura d’emergenza, perché i pazienti ustionati hanno perso tanta acqua, sali e micronutrienti.
Dopo, si decide se il paziente ha bisogno di un intervento chirurgico di emergenza, che generalmente comporta una tracheotomia o una escarotomia (un’incisione nella zona ustionata). La tracheotomia è richiesta quando sono stati bruciati i polmoni o la bocca, il che rende difficile la respirazione. Le ustioni spesso creano una sorta di garrota al collo o al torace. In questo caso, bisogna fare un’incisione nella zona ustionata per rimuovere il blocco che ostacola la respirazione e impedisce al sangue di scorrere verso le gambe e le mani. Un intervento d’urgenza deve essere fatto entro sei ore dall’incidente. Uno dei nostri obiettivi è quello di instaurare una collaborazione con le altre strutture in modo da poter lavorare insieme per migliorare il sistema di riferimento degli ustionati gravi.

 

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