Haiti MSF incrementa l’assistenza post-operatoria

È iniziata una fase cruciale in cui migliaia di persone ferite richiedono assistenza sul lungo periodo, visto che coloro i quali hanno fornito assistenza sanitaria ai terremotati nella prima fase dell’emergenza, cominciano a dimettere i pazienti e a lasciare il paese.

Medici Senza Frontiere sta aumentando la propria risposta per molti feriti che richiedono assistenza post-operatoria (un secondo intervento chirurgico, fisioterapia e assistenza psicologica) per i prossimi mesi. Negli ultimi giorni, gli ospedali pubblici e altri gruppi medico-sanitari che stanno lasciando il paese, hanno inviato più di 200 pazienti alle strutture di MSF.

“La prima fase di emergenza immediata è finita, ma il lavoro a lungo termine è appena cominciato”, dice Karlin Kleijer, Capomissione di MSF a Haiti.

Ogni giorno i pazienti richiedono nuove fasciature, la rimozione delle ingessature, la pulizia delle ferite, la rimozione dei tessuti morti, la sistemazione dei fissatori esterni, i raggi-x per monitorare le fratture, il monitoraggio degli innesti epidermici e anche interventi di chirurgia ricostruttiva e specialistica.

“La chirurgia d’emergenza è una cosa, ma l’assenza o l’inefficacia dell’assistenza post-operatoria può portare a una lunga ospedalizzazione o anche a disabilità fisiche permanenti”, spiega il medico di MSF Nico Heijenberg.

Dopo settimane di immobilizzazione dovuta a ingessature, fissatori esterni, amputazioni, i pazienti grazie alla fisioterapia stanno ricominciando a muoversi. Le persone che hanno avuto amputazioni agli arti, possono aver bisogno di ulteriore attenzione per monitorare costantemente che gli arti artificiali si adattino bene ai singoli pazienti.

“Non prendiamo nemmeno in considerazione di rimandare i pazienti a casa nelle loro attuali condizioni mediche e di vita”, dice Michel Janssens, direttore dell’ospedale nel quartiere di St. Louis a Port-au-Prince. L’ospedale, situato in un ex campo da calcio, resterà lì almeno per un anno.

Un altro elemento critico nella fase post-operatoria è l’assistenza psicologica dei pazienti. Tale supporto, così come la fisioterapia e l’utilizzo delle stampelle, è vitale per i pazienti che hanno subito ferite importanti. L’assistenza psicologica viene prestata da MSF in tutta la città.

I sopravvissuti al terremoto provano molta ansia rispetto al proprio futuro.

“Ero un elettricista e chi adesso assumerà un lavoratore disabile?”, chiede Ricardo, un paziente di 33 anni e con figli, che ha avuto gravi ustioni alle mani. “Come troverò lavoro per supportare la mia famiglia?”.

 

Leggi il dossier sulle attività di MSF a Haiti >>

Condividi con un amico