Il colera si diffonde in Africa Occidentale: MSF aumenta l invio di personale e materiale di soccorso.

Pessime condizioni igieniche, sovraffollamento in alcune regioni e la mancanza di acqua pulita da bere sono alcuni dei fattori che hanno contribuito a rendere l’epidemia di colera in coincidenza con la stagione delle piogge di quest’anno una delle peggiori degli ultimi anni.

In Africa Occidentale, la Liberia, la Guinea, la Mauritania, la Guinea Bissau e la Burkina Faso stanno affrontando quest’anno un’epidemia particolarmente dura di colera. Nella maggior parte dei paesi un gran numero di pazienti proviene dalle capitali.

MSF, che aveva già avviato operazioni per combattere il colera nella regione, ha inviato personale e scorte supplementari in risposta all’acuirsi dell’epidemia.

Dopo una valutazione iniziale in Guinea Bissau, dove l’epidemia si sta rapidamente espandendo, MSF ha inviato un aeroplano charter con più di 70 tonnellate di materiale medico e logistico. Un velivolo Antonov 124 è partito il 10 settembre dall’aeroporto belga di Ostenda, con a bordo kit per curare 3.000 persone, kit di pronto soccorso, 2.400 metri di ripari in plastica, 12 tende per installare centri di trattamento per il colera e serbatoi per l’acqua, 1.200 taniche e insetticidi.

MSF prevede di aprire il primo centro per il trattamento del colera (CTC) in Guinea Bissau a giorni.

“MSF sta aumentando la sua capacità di risposta per fronteggiare l’epidemia di Colera nei paesi dell’Africa Occidentale”, ha detto Stephan Goetghebuer, coordinatore regionale delle operazioni, basato a Bruxelles. “In Burkina Faso abbiamo curato 228 pazienti; a Monrovia, capitale della Liberia, abbiamo curato 2.337 casi gravi e 7.291 infezioni sospette”.

“In Guinea Conakry abbiamo installato tre centri di trattamento e ne sosteniamo altri due. In Mauritania abbiamo trattato oltre mille persone . Ora contiamo di aprire dei centri per il trattamento del Colera in Guinea Bissau. Nei prossimi giorni speriamo di raggiungere l’isola di Kachek in Guinea Conakry, da dove è molto complicato avere informazioni a causa della difficoltà di stabilire contatti radio. In generale, le nostre analisi mostrano che il numero di casi continua a crescere in molti paesi dell’Africa Occidentale”, continua Stephan Goetghebuer.

“Il colera è una malattia trasmessa attraverso l’acqua e il cibo contaminati”, dice Gianfranco De Maio, responsabile medico di MSF Italia “Se non trattato, il colera uccide le sue vittime in pochi giorni, addirittura in poche ore in casi estremi, e il tasso di mortalità oscilla tra il 25% e il 50%. Tuttavia, se diagnosticata in tempo, la malattia è facilmente trattabile, attraverso la re-idratazione per via orale in condizioni di isolamento. Il ciclo dell’infezione si interrompe identificando la sorgente principale dell’epidemia, bonificando l’acqua e realizzando un sistema di smaltimento delle acque usate”.

Sebbene il colera sia endemico in questa regione – “ma solo a partire dagli anni 70”, ricorda De Maio – una serie di fattori contribuiscono a rendere l’epidemia della stagione delle piogge di quest’anno una delle peggiori degli ultimi anni: cattive condizioni di igiene, sovraffollamento in certe regioni, e mancanza di acqua pulita da bere. Molte epidemie sono scoppiate in capitali come Monrovia, Conakry, Ouagadougou e Nouakchott.

“In Guinea sono stati registrati 1.779 casi di cui più di mille nell’ospedale Donga della capitale”, spiega Charlotte Bohot, capo missione di MSF in Guinea. “Molte persone giungono in ospedale dalle aree povere e marginalizzate di Ratoma e Matto. Per questo abbiamo deciso di aprire due centri per il trattamento del colera nei due quartieri e iniziare una campagna pubblica di sensibilizzazione”

Il suo collega in Liberia, il capo missione Miles Kemplay, descrive una situazione simile. “A Monrovia, le condizioni di vita sono incredibilmente povere; in tutta la città le persone sono vulnerabili alle malattie trasmissibili. La settimana scorsa è stata la peggiore dell’anno con 153 casi severi e 306 infezioni sospette. A causa delle grandi piogge e delle terribili condizioni igieniche registriamo un aumento nel numero dei pazienti”.

Le attività di sensibilizzazione pubblica sono un elemento importante nel tentativo di MSF e altre organizzazioni di controllare l’epidemia. Il loro scopo è quello di spiegare alla popolazione come possono proteggersi dall’infezione e dove possono andare per ricevere assistenza medica.

“In Liberia abbiamo commissionato una “canzone del colera” in collaborazione con il Ministero della Salute”, ha spiegato Kempley. “Durante tutto il mese di agosto, la canzone è stata trasmessa dalla Radio ELBC e dalla Radio Veritas, due tra le stazioni radio più popolari in Liberia”.

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