L appello di MSF: Rispettate i civili

L'organizzazione internazionale medica Medici Senza Frontiere (MSF) ha espresso preoccupazione per la sicurezza e la salute della popolazione civile dello Sri Lanka a seguito della recrudescenza dei combattimenti nelle penisola di Jaffna e dintorni.

La presenza di installazioni militari nei pressi di campi profughi, scuole, strutture sanitarie e altre zone civili complica la situazione: una delle basi militari di Jaffna si trova all'interno del vecchio ospedale, mentre il limite della zona militare è a meno di 15 metri dal reparto pediatrico del Teaching Hospital di Jaffna. I soldati attraversano regolarmente l'ospedale per raggiungere la base militare. Recenti attacchi hanno causato molte vittime tra i civili; la presenza di obiettivi militari nei pressi dei presidi medici è una minaccia anche per il personale sanitario e impedisce l'accesso della popolazione alle cure mediche; a MSF e al Ministro della Sanità è stato rifiutato il permesso di portare materiale medico nei distretti di Wanni e Jaffna, rendendo il trattamento dei feriti molto complicato.

Ogni giorno, i volontari di MSF curano vittime civili. "In queste ultime settimane" ci spiega Isabel Simpson, capomissione a Colombo, "più di 40 pazienti sono stati dimessi senza un trattamento adeguato o trasferiti, qualche volta con viaggi di 6 ore e più di 3.700 persone sono state mandate a casa senza cure. ". Ancora Isabel: "Il 9 maggio è stato dichiarato un coprifuoco totale a Jaffna e a Chavakachcheri, sospeso solo per qualche ora. Da allora, e fino al 14 maggio, l'ospedale non ha potuto funzionare per mancanza di personale infermieristico: solo ai medici era consentito l'accesso. Dopo quella data è stato ammesso altro personale, insufficiente, tuttavia, a provvedere alle cure urgenti necessarie alla popolazione".

Alcuni episodi degli ultimi giorni ci sono stati raccontati dagli abitanti di villaggi colpiti: "Il pomeriggio del 12 maggio, il villaggio di pescatori di Pallikuda, vicino Pooneryn, è stato bombardato. 5 membri di una famiglia – tra cui un bambino di 3 mesi e uno di 2 anni – sono morti. I medici dell'ospedale Mallavi hanno curato altre 11 vittime del bombardamento, di cui 4 molto gravi. Un bambino di 4 anni ha perso un braccio ".

"Il 13, una barca con 5 pescatori, a sud di Silivaturai (nel distretto di Mannar) è stata colpita a fuoco da una pattuglia della flotta militare. La stessa pattuglia ha poi sparato sul villaggio per circa 30 minuti". Il pomeriggio del 15, 3 o 4 bombe sono cadute su Columbuthurai West uccidendo 5 persone e ferendone 6. Nei giorni 14 e 15, i militari ai posti di blocco impedivano ai civili di lasciare Jaffna.

Gli appelli lanciati da entrambe le parti in conflitto – LTTE e esercito cingalese – alla popolazione civile affinché lasci le zone teatro di operazioni militari non riduce la responsabilità per la sicurezza dei civili.

La legge umanitaria internazionale proibisce alle parti di un conflitto armato di attaccare indiscriminatamente la popolazione civile o di usarla come scudo per difendere obiettivi militari dagli attacchi. Sancisce, invece, il dovere di curare i feriti e malati e permettere assistenza medica a chi ne ha bisogno; MSF chiede sia ai ribelli che all'esercito governativo di rispettare la legge umanitaria. Chiede inoltre al governo di consentire un'adeguata fornitura di materiale medico alla regione, non ritardando oltre la spedizione di tale materiale e di permettere che il trattamento d'emergenza ai civili continui anche negli ospedali controllati dai ribelli.

MSF lavora in Sri Lanka fin dal 1986 per assistere le vittime civili del conflitto in corso. Il personale di MSF presente in Sri Lanka è di 46 espatriati e 140 locali. I nostri espatriati lavorano in varie località del paese, a sostegno di strutture ospedaliere carenti di personale e di materiale medico; gestiscono inoltre delle cliniche mobili nelle aree del paese più remote e dove l'accesso alle cure è reso impraticabile dalla presenza di militari. I nostri team lavorano a: Jaffna, (Teaching Hospital), Kyats e Chavakachcheri (cliniche pediatriche), Point Pedro (ospedale), Vavuniya (chirurgia), Madhu e Tatchanamadhu (profughi), Marunkan (ospedale), Batticaloa (chirurgia), Mallavi (pediatria e ginecologia), Puthukkudiyiruppu (cliniche pediatriche).

 

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