Medici Senza Frontiere invia altri aerei cargo con rifornimenti essenziali nelle zone colpite dal terremoto.

Altro personale di Medici Senza Frontiere in arrivo sul luogo del disastro

Operatori di Medici Senza Frontiere continuano a dirigersi verso la zona del terremoto. In questo momento in Pakistan sono già arrivati 41 operatori internazionali, e altri 31 li raggiungeranno nei prossimi giorni. Ad affiancarli, decine di operatori nazionali che lavorano sulla scena del disastro.

Tra gli operatori umanitari, ci sono dottori e chirurghi, infermieri, logisti, psicologi, esperti di acqua e igiene, addetti stampa.

In India ci sono 10 operatori internazionali tra dottori, infermieri, psicologi e logisti, affiancati da 53 operatori nazionali.

Invio di aerei cargo

MSF ha inviato spedizioni di emergenza nelle due regioni del Kashmir controllate rispettivamente dal Pakistan e dall’India subito dopo il terremoto. A Lamnian, in Pakistan, dove la casa e la clinica dove MSF stava lavorando sono state completamente distrutte durante il terremoto, MSF ha donato medicinali e materiale medico alle strutture sanitarie locali.

Inoltre, il 13 ottobre un aereo cargo partirà da Ostenda, in Belgio, alla volta di Islamabad, con un carico di 50.000 metri cubi di materiale medico che include materiale chirurgico, indumenti da sala operatoria, kit di medicazione e body bags (sacchi di plastica usati per trasportare cadaveri). L’aereo conterrà inoltre 67.000 metri cubi di materiale logistico: coperte, generatori, taniche per l’acqua e tende di plastica.

Un secondo volo charter partirà da Liegi, in Belgio, alla volta di Islamabad con 80.000 metri cubi di coperte, tende, biscotti BP5 (ad alto valore nutritivo), taniche per l’acqua, generatori, acqua e materiale per l’igiene, filtri per l’acqua, corda, unità per il trattamento dell’acqua e body bags.

MSF coordina le operazioni da Islamabad. La priorità in questo momento è rappresentata dalla cura dei feriti e dalla distribuzione di generi di prima necessità.

In India MSF opera nella regione del Kashmir Indiano, in particolare a Srinagar, Kupwara, Baramullah, Uri. Le operazioni sono concentrate sulla distribuzione di materiale medico e generi di prima necessità, sull’assistenza medica di base e sull’assistenza psicologica.

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