Medici Senza Frontiere rinuncia all’apertura di un centro per la cura della tubercolosi resistente ai farmaci nella Mongolia interna in Cina

Pechino/Bruxelles – Sebbene originariamente le autorità sanitarie abbiano chiesto a MSF di avviare un progetto nella zona di Chifeng, fino ad oggi non è stato raggiunto nessun accordo. MSF non ritiene opportuno destinare risorse ad un progetto che non sembra destinato a decollare.

“I negoziati sono stati estremamente frustranti” afferma il coordinatore delle operazioni di MSF a Bruxelles, Luc Van Leemput, ex capo missione dell’organizzazione in Cina. “Sappiamo che i processi amministrativi richiedono tempi molto lunghi in Cina, ma dopo quasi due anni di trattative estenuanti e inutili, dobbiamo accettare il fatto che non sarà possibile portare aiuti medici salvavita estremamente necessari ai pazienti affetti da tubercolosi multi-resistente ai farmaci in Mongolia, dove si registra un numero elevatissimo di casi, che continueranno a non essere curati”.

I punti focali della discussione di un memorandum d’intesa includevano le questioni del controllo del budget di MSF, l’uso dei medicinali che si sono rivelati più efficaci altrove e l’analisi di laboratorio dei campioni di saliva. Due volte, MSF e le autorità sanitarie cinesi hanno raggiunto un accordo su tutti i punti, eppure il memorandum d’intesa non è stato ancora firmato.

La MDR-TB è un tipo di tubercolosi multi-resistente ai farmaci convenzionali. Il trattamento della MDR-TB è molto più complesso rispetto alla tubercolosi farmaco-sensibile, richiede più tempo, provoca effetti collaterali più seri ed è molto costoso. La diffusione della MDR-TB è considerata dagli esperti della salute pubblica una delle sfide epidemiologiche più gravi del nostro tempo.

Con una stima di 140.000 casi di MDR-TB, la Cina è al primo posto nella diffusione della malattia, seguita da India (87.000) e Federazione russa (34.000). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha calcolato che il 39% dei casi in tutto il mondo si concentrano in Cina*. Nella Mongolia interna, il 6.5% risultato positivo alla TB, ma che non ha ricevuto un trattamento in precedenza, ha sviluppato la TB resistente ai farmaci: tra questi quelli che hanno ricevuto delle cure ammontano al 36%.

MSF ha avviato i negoziati con le autorità cinesi nell’aprile 2007. “Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità” dice Van Leemput. “Abbiamo presentato, modificato e ripresentato proposte. Abbiamo inviato specialisti e responsabili della nostra organizzazione del livello più alto a Pechino e a Chifeng; nel migliore dei casi, hanno avuto riunioni inconcludenti, nel peggiore non sono riusciti ad incontrare nessuno. Nel frattempo, i pazienti continuano a non ricevere cure”.

MSF ha una lunga esperienza nel trattamento della MDR-TB in molti altri paesi, tra cui il Sud Africa, il Kenya e l’India. In Cina, l’organizzazione continua il programma per il trattamento dell’HIV/ AIDS nel Nanning, nella Regione Autonoma di Guangxi e il programma di salute mentale nella provincia del Sichuan.
 

 

 

* Anti Tuberculosis Drug Resistance in The World Report Nr 4, February 2008
 

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