MSF chiede l’evacuazione medica dei feriti di guerra siriani in Giordania settentrionale e inaugura un nuovo reparto di chirurgia nel progetto Ramtha

MSF chiede l’evacuazione medica dei feriti di guerra siriani in Giordania settentrionale e inaugura un nuovo reparto di chirurgia nel progetto Ramtha
MSF chiede l’evacuazione medica dei feriti di guerra siriani attraverso il confine settentrionale della Giordania, attualmente chiuso. Questa richiesta coincide con l’apertura di un nuovo reparto di chirurgia nell’ambito del programma di chirurgia traumatologica d’urgenza di MSF presso l’ospedale statale di Ramtha, a 5 km dal confine con la Siria, per trattare il grande numero di feriti in arrivo.
Da quando il confine settentrionale della Giordania con la Siria è stato chiuso lo scorso 21 giugno 2016, in seguito all’attacco suicida che ha ucciso sei soldati giordani lungo il confine, MSF non ha più visto alcun ferito di guerra siriano nel pronto soccorso dell’ospedale di Ramtha.
“Con la chiusura dei confini, le vittime più vulnerabili del conflitto – quelli gravemente feriti dalla guerra – non avranno più possibilità di sopravvivere” ha detto Luis Eguiluz, capo missione di MSF in Giordania. “Finché non verrà riaperto l’accesso in Giordania, non potranno ricevere le cure mediche salvavita di cui hanno bisogno”.
Come conseguenza del crescente numero di siriani che arrivano a Ramtha con profonde ferite da trauma dovute all’intensificarsi dei combattimenti nel sud della Siria, MSF ha deciso di aprire un nuovo reparto per aumentare il livello e la qualità delle cure chirurgiche salvavita e riabilitative post-intervento. Dall’apertura del progetto di Ramtha a settembre 2013, in stretta collaborazione con il Ministero della Salute giordano, MSF ha trattato 1.062 pazienti siriani – di cui il 23% sono donne e il 36% bambini  – ed effettuato più di 800 interventi chirurgici.
La chiusura del confine settentrionale della Giordania e l’accesso negato ai siriani feriti nei conflitti sollevano serie preoccupazioni sulla questione protezione, specialmente considerando che il sistema sanitario siriano è stato decimato negli ultimi cinque anni di guerra indiscriminata. “Chiediamo alle autorità di portare avanti la loro solidarietà verso i feriti di guerra – la solidarietà che ha salvato la vita di molti bambini, donne e uomini siriani” ha detto Eguiluz di MSF.
MSF è pronta a ricevere i feriti di guerra siriani più gravi nel nuovo reparto di chirurgia di Ramtha. L’apertura del nuovo reparto permetterà anche all’ospedale di rispondere meglio alle esigenze della comunità di Ramtha. “Le vecchie sale operatorie utilizzate dai team medici di MSF saranno consegnate all’ospedale di Ramtha e andranno a far parte del reparto di ostetricia” ha detto Michael Talotti, coordinatore del progetto a Ramtha di MSF. “Questo passaggio di consegne concederà alle donne giordane una maggiore privacy e garantirà loro la massima sicurezza, indipendenza e accesso a queste strutture”.

Le nostre attività nel Paese

Dall’inizio del conflitto in Siria più di quattro milioni di siriani hanno cercato rifugio nei paesi vicini, tra cui la Giordania. MSF lavora in Giordania dall’agosto del 2006, quando ha fondato un programma di chirurgia ricostruttiva nella capitale Amman. Dal 2013 MSF gestisce il progetto di chirurgia traumatologica di emergenza nell’ospedale di Ramtha, così come un ospedale per la salute materno infantile e due progetti di malattie non trasmissibili a Irbid e Ramtha per sostenere i rifugiati siriani e i giordani vulnerabili nelle comunità ospitanti.
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