MSF e il leopardo delle nevi Kwame insieme a Torino per dar voce ai tanti invisibili del nostro paese.

 

 

Kwame si trasferisce in Inghilterra nel 2000 e trova lavoro come addetto alle reception al Planet Ice, un centro sportivo indoor a Milton Keynes (45 minuti da Londra).

Approfittando delle lezioni gratuite per i dipendenti, nel 2003 prova a sciare nella struttura coperta del centro lungo una discesa di neve artificiale di 147 metri e capisce subito di essere molto abile e veloce.

Nel dicembre 2004 decide che lo sci può diventare per lui non solo un divertimento, ma anche un lavoro.

Grazie anche all’appoggio dalla famiglia, Kwame abbandona le cuffie da centralinista, per provare a diventare un atleta professionista. In molti iniziano a chiamarlo il “Leopardo delle nevi”. Alcune apparizioni sui media anglosassoni catturano l’interesse di David Jacobs, l’istruttore di sci scozzese che oggi lo allena.

Nel gennaio 2005 inizia la sua avventura olimpica. Sponsorizzato da una compagnia aerea, che decide di sostenere le spese dei viaggi, inizia a partecipare alle gare di sci necessarie per ottenere i punti di qualificazione alle Olimpiadi invernali di Torino 2006.

Dallo scorso novembre si allena in Val di Fiemme, che l’ha “adottato” e gli ha messo a disposizione una casa ed un allenatore.

Purtroppo Kwame non si è qualificato per le competizioni olimpiche (salvo una improbabile wild card), tuttavia ha deciso di essere presente a Torino come testimonial di Medici Senza Frontiere. Attraverso la sua visibilità vuole dare voce ai tanti ghanesi e africani che vivono in Italia in condizioni precarie e lavorano come stagionali.

L’organizzazione internazionale umanitaria Medici Senza Frontiere sarà presente ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 insieme al giovane atleta ghanese, Kwame Nkrumah Acheampong e alla mostra fotografica “Lavoratori stagionali: i frutti dell’ipocrisia”.

La mostra è il frutto di un progetto che Medici Senza Frontiere ha realizzato in cinque regioni del Sud Italia per portare assistenza umanitaria e medica agli stranieri impiegati come lavoratori stagionali per la raccolta di primizie. Le immagini del fotografo Francesco Cocco mostrano le drammatiche condizioni di vita delle migliaia di stranieri che ogni anno costituiscono il motore della nostra agricoltura. L’inaugurazione della mostra avverrà lunedì 13 Febbraio presso l’Istituto Avogadro, in via Rossini 18 a Torino alle ore 10.

La Mostra rimarrà in esposizione dal 12 al 26 Febbraio, nella Palestra dell’Istituto Avogadro.

Condividi con un amico