Operatrici MSF hanno coinvolto oggi i viaggiatori in partenza all’Aeroporto di Fiumicino, raccontando le loro storie di “cura” in contesti di emergenza in occasione del lancio della nuova campagna sul 5×1000.
La cura sei tu
Ogni giorno, in 73 paesi al mondo, oltre 65.000 operatori e operatrici umanitari di Medici Senza Frontiere curano le ferite fisiche e psicologiche di vittime di guerra o calamità naturali o garantiscono l’accesso a cure salvavita a chi ne ha più bisogno.
Oggi alcuni di loro erano all’Aeroporto di Roma Fiumicino, non per partire per un nuovo contesto di crisi, ma per animare 4 flash mob che hanno lanciato “La cura sei tu”, la nuova campagna di MSF sul 5×1000 che sottolinea l’importanza di questo strumento di donazione che garantisce all’organizzazione un’azione medico umanitaria indipendente.
Quattro nostre operatrici umanitarie hanno coinvolto i passeggeri in partenza raccontando le loro storie di cura da tutto il mondo, come Sudan, Gaza, Etiopia tirando fuori dalla loro “valigia” alcuni oggetti simbolici che si intrecciano alle vite di chi hanno curato: una benda per suturare una ferita di guerra, una bustina di cibo terapeutico contro la malnutrizione o un peluche per donare un sorriso a un bambino.
Tanti pensano alla cura come a un farmaco che ti guarisce nel corpo ma c’è un altro tipo di cura. Una mano appoggiata sulla spalla di una madre che ha appena perso un figlio a causa della malnutrizione in Nigeria. L’ascolto presente di una donna vittima di violenza sulla rotta migratoria messicana. L’abbraccio di una collega a fine giornata con il sottofondo delle esplosioni a Gaza. Sentirsi cura è potente, ti fa pensare che in mezzo a quest’umanità che brucia, ci sia ancora una speranza”. Martina Marchiò Coordinatrice medica di MSF attualmente a Gaza
Storie di cura
Tra le storie di cura c’è quella di Riyad, un bambino di 18 mesi colpito al petto da un proiettile vagante mentre dormiva, una delle tante vittime del conflitto che da 2 anni sconvolge il Sudan, dove il 60% della popolazione necessita di assistenza umanitaria e oltre il 70% delle strutture sanitarie nelle aree colpite sono chiuse o poco funzionanti.
O la storia di una ragazza di 23 anni che ha perso le figlie piccole, il marito ed un piede, come la maggior parte delle persone a Gaza che hanno subito mutilazioni o amputazioni agli arti e ustioni gravi a causa del conflitto.
Qualsiasi nostra azione – la gestione di ospedali in aree di conflitto, una campagna di vaccinazione condotta nelle zone più impervie della foresta congolese, la fornitura di beni essenziali dopo una calamità naturale come il terremoto in Myanmar – è possibile solo grazie alle donazioni di tanti donatori e donatrici che rappresentano il 100% dei fondi raccolti da MSF in Italia, anche attraverso il 5×1000, che garantisce all’organizzazione un’azione medico umanitaria indipendente.
Nel 2024, grazie ai fondi a noi destinati attraverso le scelte di oltre 172.000 persone, siamo riusciti a finanziare cinque importanti progetti di medio-lungo termine in Afghanistan, Mali, Nigeria, Yemen e Iraq, supportando ospedali, sviluppando programmi di nutrizione e fornendo assistenza medico-sanitaria di base e post-conflitto.
Chi dona, viaggia con noi portando cura da casa. Donare è portavoce del rifiuto verso ciò che si sente ingiusto, permette al rifiuto di diventare azione, di dare voce a ciò che non si tollera, di non farsi trattare come se si fosse trasparenti”. Martina Paesani Infermiera di MSF con diverse esperienze in contesti di emergenza come Siria, Yemen e Gaza
Ringraziamo Aeroporti di Roma per aver concesso l’uso dell’area del Terminal 1 per lo svolgimento dell’evento.
Indipendenti, anche grazie al 5×1000
Da oltre 50 anni offriamo cure mediche salvavita nei contesti di crisi di oltre 70 paesi, in modo indipendente, neutrale e imparziale, attraverso l’azione incessante di medici, infermieri, logisti, psicologi, che ogni anno raggiungono e assistono milioni di persone la cui sopravvivenza è minacciata da guerre, epidemie, disastri naturali o esclusione dall’assistenza sanitaria.
Per devolvere il 5×1000 a MSF basta inserire il codice fiscale 970 961 20 585 nella dichiarazione dei redditi.