Obiettivi di Sviluppo del Millennio la mancanza di fondi minaccia la salute globale

New York/Roma – La lotta a due delle maggiori cause di mortalità infantile, malnutrizione e HIV/AIDS, potrebbe essere a una svolta, qualora i leader mondiali – riuniti in questi giorni per discutere degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio – decidessero di introdurre un meccanismo di finanziamento innovativo per la salute globale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) calcola che entro il 2015 è necessaria una spesa di circa 37 milioni di dollari l’anno in più per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio sulla salute. Il Leading Group intergovernativo ha recentemente stimato che una tassazione sulle transazioni finanziarie, con un’imposta del solo 0,005 percento sulle transazioni delle quattro valute più scambiate sui mercati internazionali, genererebbe circa 33 miliardi di dollari all’anno che permetterebbero di applicare i più recenti progressi medici nella lotta alle attuali minacce alla salute globale, come la malnutrizione e l’HIV/AIDS.

“Per molte malattie sappiamo cosa va fatto per salvare la vita delle persone”, dichiara Sophie Delaunay, direttore esecutivo di MSF USA. “Il nostro personale sul campo utilizza nuove tecnologie e nuovi approcci per salvare i bambini dalla spirale mortale della malnutrizione e assicurare la nascita di neonati non sieropositivi, ma non ci sono abbastanza finanziamenti per interventi sanitari efficaci di lungo periodo. Un’imposta finanziaria per la salute, fornendo un flusso di denaro specifico e prevedibile, significherebbe non far più dipendere la vita di milioni di pazienti dalla volatilità dei mercati e dalle agende politiche”.

La risposta politica internazionale per il salvataggio del settore finanziario ha avuto effetti catastrofici sulla disponibilità di fondi e sugli impegni internazionali in termini di aiuti per la salute globale. Istituzioni chiave come il Fondo Globale per la lotta all’HIV, tubercolosi e malaria si trovano oggi in difficoltà perché alcuni governi donatori tra cui gli Stati Uniti, la Germania, la Spagna e l’Italia sono venuti meno ai loro impegni pregressi o hanno diminuito, se non addirittura interrotto, i loro finanziamenti.

In Malawi, il governo ha presentato richiesta al Fondo Globale per il finanziamento di un progetto per la fornitura di farmaci antiretrovirali (ARV) a tutte le donne sieropositive che portano avanti una gravidanza. Questo ridurrebbe drasticamente la trasmissione materno-infantile del virus dell’HIV. Ma a causa della crisi di finanziamenti del Fondo e le pessime previsioni per i futuri contributi dei donatori, c’è il rischio che il Malawi non riceva il finanziamento e non sia in grado di attuare il programma e ridurre la nascita di bambini sieropositivi. Alcuni paesi sono già stati costretti ad attuare tagli preventivi del 10% nei finanziamenti ricevuti all’ultima tornata.

“Non è più sufficiente rinnovare l’impegno per l’accesso universale alle cure”, continua Delaunay. “Se non verranno messe in piedi strategie alternative di finanziamento per garantire fondi sufficienti e di lungo periodo, i paesi continueranno a essere bloccati e questi impegni non rimarranno che pura retorica”.

La mancanza di finanziamenti sostenibili per la salute globale mina anche la possibilità di portare avanti programmi efficaci per la prevenzione della malnutrizione infantile, una condizione che contribuisce al decesso ogni anno di circa 3,5–5 milioni di bambini sotto i cinque anni. MSF ha dimostrato come i nuovi approcci e terapie rendano possibile non solo la cura ma anche la prevenzione della malnutrizione per centinaia di migliaia di bambini nelle zone più colpite dalla malnutrizione.

Gli sforzi per combattere la malnutrizione sul nascere – come MSF sta attualmente facendo in Niger dove da luglio ha distribuito integratori alimentari a più di 143.000 bambini e quest’anno ha trattato 77mila bambini malnutriti – sono cruciali per far fronte alle crisi nutrizionali che ricorrono in molti paesi della regione africana del Sahel. Secondo le stime della Banca Mondiale, per finanziare adeguatamente, nei paesi più colpiti, gli interventi nutrizionali riconosciuti efficaci, sono necessari 12,5 miliardi di dollari l’anno. Un’analisi di MSF ha invece stimato che nel 2007 la cifra era ben al di sotto di quanto necessario: solo 350 milioni di dollari.

Una tassa per la salute sulle transazioni finanziarie potrebbe cambiare radicalmente la situazione di molti paesi e metterli nella condizione di curare e prevenire le principali cause dei decessi infantili nel mondo.

Un meccanismo di finanziamento simile esiste già: l’Agenzia delle Nazioni Unite (UNITAID) finanzia i suoi programmi di lotta contro l’HIV attraverso un’irrisoria tassa sulle tariffe aeree. Il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente tolto il veto sulle transazioni finanziarie. E al Summit sugli obiettivi di sviluppo del millennio, Francia e Giappone sosterranno e promuoveranno l’imposta sulle transazioni finanziarie internazionali, un metodo alternativo per raccogliere fondi per l’aiuto allo sviluppo.

 

Leggi l'appello di Unni Karunakara, Presidente internazionale di MSF >>

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