Pakistan l’acqua occupa ancora vaste aree

L’intervento di MSF in numeri:
– Visite mediche effettuate: 49.534 (6 ospedali, 7 cliniche mobili, 7 centri per il trattamento della diarrea)
– Bambini malnutriti trattati: 1.748
– Acqua potabile distribuita ogni giorno: 1.250.400 litri
– Strutture igienico-sanitarie installate: 714 latrine,
– Materiali distribuiti: 57.714 kit, 13.755 tende (a un totale di 39,283 famiglie)
– Staff di MSF impegnato: 135 operatori internazionali e 1.198 pakistani
– Spesa complessiva di MSF per l’emergenza in corso: 5.800.000 euro

Sindh

Le aree ancora duramente colpite dall’alluvione si trovano nella Provincia di Sindh dove il lago di Manchar ha sommerso vaste zone. Lungo le rive del fiume Indo, le equipe di MSF hanno visto che ci sono ancora immense aree con acqua stagnante, soprattutto nell’area agricola posta nella zona centrale di Sindh. Dove i livelli dell’acqua stanno scendendo, gli sfollati provano a ritornare verso i luoghi di origine, con molta cautela. Il futuro è molto incerto, specialmente per i più poveri fra i poveri, ovvero gli agricoltori che non hanno modo di saldare i debiti con i proprietari. Lo psicologo di MSF dopo una verifica nella zona di Jamshoro ha notato alti livelli di ansia e depressione fra la gente che vive nei campi.

Un’equipe medica di MSF sta lavorando per costruire una nova base a Johi, una città completamente isolata e raggiungibile solo in barca. Restano immensi i bisogni di assistenza medica, acqua potabile e ripari ed aumenta il numero di bambini malnutriti, sotto i cinque anni di età. A Sukkur un numero crescente di bambini malnutriti viene trattato nel Centro terapeutico nutrizionale del Railway Hospital. Ci sono state 100 nuove ammissioni dal suo avvio ad agosto e ci sono piani di espandere la portata dei programmi nutrizionali attraverso un ambulatorio terapeutico nutrizionale. Le attività legate all’acqua e all’igiene sono aumentate, la quantità di acqua clorata e distribuita ogni giorno ha raggiunto i 75.000 litri. In generale sono diminuiti i pazienti trattati per diarrea acuta nel Centro per il trattamento di Sukkur.

La distribuzione di beni di prima necessità a Sukkur e a Larkana è aumentata, sono 1.709 i kit distribuiti e 668 le tende. Più a sud, a Jamshoro, MSF ha effettuato più di 4mila visite attraverso le cliniche mobili, nelle ultime settimane e sono stati distribuiti 6.683 kit. Le equipe gestiscono anche un Centro per il trattamento della diarrea nel campo di Shahbaz, a Jamshoro, e al Sehwan Hospital (100 km a nord). In media, MSF ha distribuito 300.000 litri di acqua potabile al giorno, in 11 località di Jamshoro.

Rosa Crestani, coordinatrice dell’emergenza in Pakistan per MSF, è appena tornata da un sopralluogo nel distretto di Dadu, ancora fortemente colpito. “Ci sono ancora numerose abitazioni isolate a causa dell’acqua. Settimane dopo le alluvioni iniziali, la gente non ha ancora accesso all’assistenza sanitaria. In alcuni villaggi ci sono pompe a mano e l’acqua è disponibile, ma dobbiamo verificare che sia sufficiente e soprattutto potabile. La principale strada di accesso è stata spazzata via e l’unico modo per portare aiuti è in barca, è più complicato ma MSF lo ha fatto anche in passato”.

Balucistan

L’impatto delle alluvioni è ancora importante nell’area di Dera Murad Jamali (DMJ), dove c’è un flusso di gente che torna indietro verso le proprie casa a Jacobabad e Jafarabad, transitando da Dera Allah Yar. Di conseguenza, i servizi di distribuzione dell’acqua e quelli igienico-sanitari nella zona vengono incrementati. Le equipe di MSF registrano anche un numero crescente di bambini malnutriti. In una sola settimana vi sono state 130 nuove ammissioni nei programmi terapeutici mobili. Un totale di 432 pazienti è ancora sotto trattamento, ma i medici di MSF si aspettano che il numero cresca perché molta gente sta cercando di tornare nei propri villaggi. Una parte dei bambini malnutriti presenta anche complicazioni mediche, pertanto i pazienti sono costantemente seguiti.

“Abbiamo notato un significativo afflusso di persone nel campo di Dera Allah Yar. In tre giorni abbiamo registrato un aumento del 30% della popolazione del campo dove ora vivono 1.000 famiglie. Sono persone già residenti in zona alle quali se ne aggiungono altre in transito mentre ritornano verso i propri villaggi. Ci sono circa 800 famiglie che vivono ai lati della strada o vicino al proprio terreno sommerso, in attesa che l’acqua si ritiri. A Sohbatpur abbiamo distribuito 400 kit alle famiglie che vivono lungo una strada di 25 kilometri. Le equipe di MSF verificano la situazione dei campi ogni giorno, per meglio calibrare la fornitura di acqua potabile, visto che i bisogni della popolazione aumentano”, dice Mike Seawright, coordinatore dei progetti di MSF a Dera Murad Jamali.

Punjab

A Kot Addu molti sfollati hanno cominciato a tornare a casa per ricominciare la propria vita. I medici di MSF hanno visitato un totale di 3.385 pazienti dal 21 di agosto. Nell’ospedale distrettuale di Muzaffargarh, durante il picco dell’emergenza, MSF ha attivato un centro per il trattamento della diarrea con 70 posti letto. I pazienti con diarrea acuta sono diminuiti nelle ultime due settimane fino a raggiungere il 10% del totale. A Kot Addu MSF ha distribuito 3.050 kit e 1.824 tende.

“La maggioranza degli sfollati ha cominciato a ritornare a casa. Nei villaggi il livello dell’acqua è sceso e le famiglie stanno cercando di ricostruire le proprie case. Nel frattempo abbiamo notato che i casi di malnutrizione acuta fra i bambini con meno di cinque anni sono ora meno del 2%. Torneremo fra qualche settimana per verificare ancora una volta lo stato di malnutrizione e vedere se ci sarà bisogno di un altro trattamento”, spiega Jean Hereu, coordinatore di MSF per l’emergenza in Khyber Pakhtunkhwa e Punjab.

 

Khyber Pakhtunkhwa

In questa regione nord-orientale del Pakistan, la vita torna molto lentamente alla normalità, l’acqua sta defluendo e la gente anche qui cerca di tornare nei villaggi. MSF ha concluso i propri interventi di emergenza a Charsadda, e a Nowshera le equipe di MSF hanno affidato le attività di distribuzione dell’acqua ad altre organizzazioni. Dall’inizio delle alluvioni MSF ha effettuato visite mediche e distribuito materiali a Peshawar (4.600 visite e 6.324 tende e 8.575 kit con beni di prima necessità), Nowshera (9.000 visite, 11.147 tende e 3.210 kit) e Charsadda (12.384 visite, 604 tende e 16.523 kit).

“Nelle ultime tre settimane abbiamo potuto disporre di energia elettrica e ciò ha facilitato la fornitura di acqua potabile. MSF ha realizzato attività di promozione sanitarie, supportate dalla distribuzione di kit con materiali igienici. Qui nelle case resta un metro di acqua che gli abitanti stanno rimuovendo…”, racconta Josep Prior Tio, coordinatore dei progetti di MSF nello Swat.

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