Donne migranti e salute: a Roma per facilitare l’accesso alle cure

Donne migranti e salute: a Roma per facilitare l’accesso alle cure

Un servizio di assistenza medica dedicato alle donne nei quartieri della capitale con i più alti indicatori di esclusione sociale, disagio economico, occupazioni abitative e dove è più alta la presenza di comunità straniere.

È il progetto SA.I.DA. (Salute Integrata Donne) implementato da noi in partnership con l’Azienda Sanitaria Locale Roma 2 per rafforzare i percorsi di inclusione e facilitare l’accesso ai servizi sanitari e ai consultori.

Troppo spesso l’accesso ai servizi è inficiato, in particolare per la popolazione straniera e per quella delle abitazioni informali, da diverse difficoltà, come mancanza di informazioni o barriere linguistiche e culturali. I nostri operatori, raggiungono la popolazione nei luoghi di abitazione o di ritrovo o di prima accoglienza, affinché possano essere espressi bisogni di salute o di sostegno sociale. Il progetto intende quindi garantire, attraverso una presa in carico multidisciplinare, un effettivo accesso alle cure mediche e alla salute a tutte le donne che ne hanno bisogno”. Francesca Zuccaro Coordinatrice del progetto MSF a Roma

Inaugurato a maggio e della durata di due anni, il progetto è frutto di un protocollo d’intesa rivolto in particolare alle donne di origine straniera, ma non esclude chiunque abbia bisogno di supporto, ed è stato implementato da MSF e ASL Roma 2, attraverso la UOC (Unità Operativa Complessa) Tutela Salute Donna e Età Evolutiva e la UOC Tutela degli Immigrati, due strutture con ampia rappresentazione territoriale e provata vocazione all’inclusione e integrazione socio-sanitaria.

Intervista a Sara, coordinatrice sanitaria

Il nostro team, completamente al femminile, fornisce orientamento, assistenza e follow-up per la tutela di gravidanza e maternità, screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, violenza di genere, inclusa la violenza sessuale in situazioni specifiche, come nelle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, e nelle mutilazioni genitali femminili.

L’attività si svolge su due fronti: quello medico all’interno dei tre consultori della ASL Roma2, affiancando e integrando le figure già presenti dello staff sanitario, e quello di divulgazione dei servizi sul territorio, attraverso visite regolari nelle comunità per individuare i bisogni, attività di informazione e di promozione della salute.

Nei tre mesi di attività il nostro team, composto di un’ostetrica, una psicologa, una promotrice della salute, un’operatrice socio-legale e una mediatrice culturale, ha seguito direttamente 92 donne con diverse necessità, da quelle mediche a quelle socio-legali, tra cui 56 nei consultori. Inoltre, più di 400 persone sono state raggiunte nelle attività di informazione e promozione della salute.

All’interno dei consultori familiari Asl Roma 2 , l’accoglienza dei due gruppi integrati e cioè l’equipe consultoriale e quella di MSF, prende in carico la richiesta, fino alla sua soddisfazione, attraverso l’attivazione dei numerosi percorsi attivi all’interno dei consultori stessi”.Dott.ssa Patrizia Magliochetti Direttrice della UOC Tutela Salute Donna e Età Evolutiva

A soli pochi mesi dall’inizio della collaborazione che vede l’ampliamento dell’offerta dei servizi sanitari, sociali e sociosanitari abbiamo già concretizzato interventi che probabilmente non sarebbero stati realizzati.

La storia di Adenike

La storia di Adenike* (il nome è di fantasia) ben rappresenta le problematiche che queste donne affrontano quotidianamente.

Adenike è una ragazza eritrea di 22 anni, l’abbiamo conosciuta quando è venuta in consultorio al terzo mese di gravidanza, il suo primo controllo. Oggi vive in un’occupazione abitativa in una cameretta singola con il figlio neonato, la zia e il cugino. La nostra visita si è rivelata fondamentale perché abbiamo facilitato l’ecografia che ha diagnosticato una grave patologia legata al cordone ombelicale che, se non fosse stata vista in tempo, avrebbe portato alla morte del bambino e probabilmente della mamma. Grazie a questo intervento è stato possibile riferirla in una struttura ospedaliera che l’ha presa in carico e dove suo figlio è nato grazie a un parto cesareo lo scorso 3 maggio”. Sara Radighieri Responsabile medico SA.I.DA

Il nostro team sta aiutando Adenike anche con le pratiche per la richiesta di residenza, requisito fondamentale per l’accesso a molti servizi, come quello del Servizio Sanitario Nazionale. I ritardi amministrativi hanno fatto sì che a oggi Adenike non abbia ancora la residenza e che, quindi, non abbia potuto iscrivere il figlio di tre mesi all’asilo nido.

MSF progietto SA.I.DA.

Di conseguenza non ha potuto svolgere né attività formative né lavorative. Nonostante questa situazione, Adenike parla l’italiano molto bene.

È importante, in questo lavoro, tenere sempre a mente non solo i bisogni medici, ma anche quelli sociali, cosicché riusciamo a sostenere e promuovere l’empowerment delle donne in questi contesti difficili”. Sara Radighieri Responsabile medico SA.I.DA

Come si accede ai servizi del progetto

La nostra partnership con l’ASL Roma 2 coinvolge la zona est della città, in particolare i municipi 4, 5 e 6 scelti dopo uno studio attento sulla distribuzione della popolazione i cui il fenomeno della marginalità è particolarmente presente. Siamo presenti tre giorni alla settimana in tre consultori della ASL Rm2 e, allo stesso tempo lavoriamo sul territorio, a stretto contatto con le comunità.

Di seguito gli orari e gli indirizzi dei consultori, tutti raggiungibili previo appuntamento al numero +39 3387287941.

  • SPENCER: Via H. Spencer, 282, tutti i martedì dalle 14:30 alle 17:00
  • MANFREDONIA: Via Manfredonia, 43, tutti giovedì dalle 11:00 alle 13:00
  • SANBA: Via San Benedetto del Tronto, tutti i mercoledì dalle 09:00 alle 13:00
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